INTERVISTE MILAN

Guffanti: “Vi spiego come funziona lo scouting. Sì alla tecnologia, ma…”

Francesco Aliperta Redattore 
Intervistato da Tmw Radio, Riccardo Guffanti ha parlato dello scouting nel calcio moderno e dell'utilizzo della tecnologia

Intervistato da Tmw Radio, Riccardo Guffanti ha parlato dello scouting nel calcio moderno e dell'utilizzo della tecnologia: "Bisogna sempre essere attratti da qualcosa mentre si vede una partita di calcio. Ti deve arrivare qualcosa, una giocata, un movimento, poi cominci a valutare un giocatore. Se in una partita non ti arriva niente, vuol dire che non c'è niente da vedere. E alcune cose poi le vedi anche nel riscaldamento, soprattutto sul portiere".

Lo scout ha poi continuato: "Adesso la tecnologia aiuta molto, molti vedono già sulle piattaforme un giocatore. C'è un'organizzazione a inizio stagione che viene determinata dagli obiettivi del club. Il lavoro straordinario delle strutture scouting è quello di ricerca, cercare poi dei profili di prospettiva, con giocatori che devono svilupparsi velocemente se li ricercano delle big, mentre altri possono avere più tempo se sono obiettivi di un club di un'altra fascia".

Infine, Guffanti ha concluso: "Inizialmente ci si organizza con un lavoro su video, mentre una volta ti trasferivi in un posto per un certo periodo per osservare i giocatori. Alcune piattaforme oggi ti permettono di visualizzare le partite da tutto il mondo. Ci si specializza su specifici campionati, poi si fanno delle schede dei giocatori attenzionati e un altro collega comincerà a fare una selezione all'interno di questa lista, studiando bene le caratteristiche di ogni calciatore. Poi si arriva alla fine a una griglia di quei giocatori che per il proprio club sono di prospettiva. E' un lavoro molto lungo ma ogni osservatore vede potenzialmente quasi 8 mila giocatori l'anno". LEGGI ANCHE: Milan, quanto ti manca Loftus-Cheek? Un tassello fondamentale>>>