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Giorgio Panariello: “Il Milan è in mano a gente che conosce il calcio”

Giorgio Panariello parla del Milan (Getty Images)
Luciano Moggi intervista Giorgio Panariello e lo fa per l’edizione odierna di Libero. Ecco le dichiarazioni del noto attore comico sul Milan

Carmelo Barillà

Luciano Moggi intervista Giorgio Panariello e lo fa per l’edizione odierna di Libero. Di seguito le dichiarazioni del noto attore sul Milan, squadra amata dal comico toscano.

L'intervista di Moggi a Panariello

"Sicuramente il Milan è in mano a gente che conosce il calcio - dice Panariello -. Paolo Maldini, dopo essere stato una icona del Milan da giocatore, è adesso il condottiero indomito di una squadra che può avere anche qualche lacuna, ma supplisce a tutto con il carattere di chi sa che per raggiungere qualsiasi obiettivo bisogna saper lottare strenuamente. Massara è il suo degno 'secondo': cuce la tela come faceva Penelope, ma senza dirlo neppure a se stesso. Se avevo paura andassero via? Mai avuta simile paura anche perché non riuscirei ad immaginare il Milan senza Maldini e soprattutto una proprietà che lascia andare i due".

Scudetto inaspettato: "Due motivi mi hanno dato la speranza. Il primo quando, dopo aver perso il derby di Coppa Italia per 3-0, nella stessa settimana siamo andati a Roma a vincere in casa della Lazio per 1-0 con rete di Tonali quasi a fine partita. Dimostrazione di carattere e la voglia di non darsi mai per vinti. Poi quando l’Inter non è riuscita a scavalcarci dopo il recupero contro il Bologna. Lì ho capito che potevamo farcela e da quel momento è infatti cominciata la nostra cavalcata trionfale".

Per Panariello c'è tanto di Pioli in questo Milan:"Non ha mai perso di vista l’obiettivo anche nei momenti critici, come appunto nell’occasione del derby perduto per 3-0. Al contrario di Inzaghi che, dopo aver perso l’altro derby per 2-1, faticò a riprendere in mano la squadra che in un mese fece appena due punti e perse il primato della classifica".

E sulla prossima stagione:"Ripetersi è sempre difficile, ma lascia ben sperare la crescita dei tanti giovani che l’anno scorso, per la prima volta, vestivano la maglia rossonera, oltre naturalmente all’inserimento dei nuovi: Origi, ex Liverpool, Adli centrocampista dal Bordeaux e soprattutto il trequartista belga De Ketelaere che sembra avere piedi e testa da campione. Sicuramente una squadra più forte, giovane e predisposta per vincere nel futuro ma anche subito, come dimostrato". Milan, Ziyech ancora possibile. Ma solo a due condizioni ... >>>

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