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INTERVISTE

Gattuso: “Mendes è un amico. Il no del Tottenham? Io non sono razzista”

L'intervista di Gennaro Gattuso (ex calciatore ed ex allenatore AC Milan) a 'Repubblica' | News (Getty Images)

Gennaro Gattuso, ex calciatore ed allenatore del Milan, si è voluto togliere qualche sassolino dalla scarpa dopo le ultime vicissitudini

Daniele Triolo

Gennaro Gattuso, ex calciatore ed ex allenatore del Milan, ha rilasciato un'intervista in esclusiva a 'Repubblica' oggi in edicola. Il tecnico calabrese si è voluto togliere qualche sassolino dalla scarpa dopo le ultime vicissitudini: ingaggiato dalla Fiorentina, ha poi risolto il contratto con i viola. Quindi, in contatto con il Tottenham, non è stato più assunto dal club inglese per questioni extra-calcistiche.

Una delle figure controverse, che ha portato al mancato connubio tra Gattuso e la Fiorentina, è senza dubbio quella del procuratore portoghese Jorge Mendes. "Sul tema commissioni non posso parlare, ma posso ricordare la mia storia - ha detto Gattuso -. Alleno da otto anni, le mie squadre non hanno mai acquistato giocatori di Mendese non l’ho mai imposto. André Silva al Milan e Faouzi Ghoulam al Napoli già c’erano", ha spiegato con la solita schiettezza Gattuso.

"Mendes è un amico, mi dà consigli per la mia carriera visto che ha grandissima esperienza - ha proseguito -. Il mercato non spetta a me, ma ai dirigenti. I ruoli li rispetto sempre. Sono ambizioso e voglio giocatori forti e funzionali alla mia squadra, indipendentemente dal loro procuratore", ha spiegato l'ex rossonero. Nessuna parola, e, di conseguenza, zero polemiche, verso Rocco Commisso, Presidente della Fiorentina.

"Non posso parlare di questo tema, anche perché è una persona che dal vivo non ho mai incontrato", la 'stoccatina' di Rino al patron italo-americano dei viola. E perché non si è concretizzato l'approdo sulla panchina degli 'Spurs'? Qualcuno ha parlato di un Gattuso razzista ed omofobo ...

"Faccio fatica a credere che sia stato questo il motivo, al limite può essere rimasta nella loro mente l’immagine della mia lite del 2011 con Joe Jordan, allora viceallenatore del Tottenham - ha detto Gattuso -. Di sicuro io non sono né razzista, né sessista, né omofobo: sono state travisate vecchie dichiarazioni mie. Perché non chiedete ai miei ex compagni e ai giocatori che ho allenato del mio rapporto con loro? Io mi sono preso del terrone in tutti gli stadi: come razzista non sarei molto credibile. Quanto al resto, non perdo tempo con le sciocchezze".

Infine, la chiosa di Gattuso sul Napoli: "In una stagione con problemi e infortuni mai visti abbiamo perso la qualificazione Champions League per un solo punto, con partite spesso spettacolari". Milan, ecco quanto costa prendere Isco >>>

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