Su Rafael Leão come giocatore perfetto per il Milan di Allegri: «Rafa è un giocatore con qualità stratosferiche. Peccato che non abbia continuità e che non sia facile da gestire. Ma credo che allo stesso tempo sappia farsi voler bene, e con Max tutti i giocatori più “difficili” hanno sempre avuto un grande rapporto. Da Adrien Rabiot a Paul Pogba con cui giocava anche a basket: erano i suoi pupilli. Max e Rafa non avrebbero problemi di comunicazione. Quando è tornato alla Juve Allegri ha conservato l’identità di un tempo. Al Milan farebbe lo stesso, senza dover ribaltare niente».
"Con Ibra vecchi screzi. Ma sono cose che nel calcio si risolvono"
—Sul gioco del Milan che cambierebbe con Allegri: «Lì ognuno ha il suo stile. Di certo Allegri porterebbe serenità nelle valutazioni. Vero che ogni tanto perde le staffe, ma nelle scelte poi è sempre bravissimo. Sa capire al volo le categorie dei giocatori e farli rendere per quelle che sono le loro migliori qualità».
Sul Milan di oggi secondo lui: «Competitivo? Vediamo. Ha Mike Maignan, se torna il grande portiere di un tempo. I difensori non mi dispiacciono, soprattutto Strahinja Pavlović: ha forza e voglia, se gli insegni a giocare può fare la differenza. Ha ragione Max: è una squadra che si sistema in fretta».
Sulle ruggini di un tempo tra Allegri e Zlatan Ibrahimović: «Ci sono stati vecchi screzi, cose che nel calcio si risolvono in un attimo». LEGGI ANCHE: Milan, il motivo del viaggio di Furlani negli USA e cosa intende fare adesso >>>
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