INTERVISTE

Fuser: “Milan-Lazio da tripla. Tonali mi stuzzica. Ibra è devastante”

intervista Fuser Milan-Lazio
Diego Fuser, ex giocatore sia del Milan sia della Lazio, ha rilasciato un'intervista a 'La Gazzetta dello Sport'. Ecco le sue dichiarazioni

Daniele Triolo

Diego Fuser, ex centrocampista sia del Milan sia della Lazio, ha rilasciato un'intervista in esclusiva a 'gazzetta.it'. Queste le sue dichiarazioni integrali sulla partita di domenica pomeriggio, ore 18:00, a 'San Siro'.

Fuser su chi tiferà tra le due squadre: “Con i biancocelesti ho giocato più anni, ho avuto il maestro Zdenek Zeman, in rossonero sono stato meno protagonista. Ma, a parte la Champions League, ho giocato tutte le finali”.

Fuser sulla sua esperienza alla Lazio: “A Roma sono stato sei anni, era una squadra fortissima. Zeman è stato un grande. Quando mi chiedono di lui ricordo sempre la persona, tutt’altra cosa rispetto al sergente di ferro. È un buono. Potrei scrivere un libro su quante ne abbiamo passate insieme …”.

Fuser ed un aneddoto della sua vita biancoceleste: “Allenamento a Formello, pioveva a dirotto. Ai cancelli del centro sportivo c’erano alcuni tifosi eroici, sotto la grandine, ad aspettarci per qualche autografo. Uno di loro aveva un cappellino a forma di ombrello, così Zeman glielo chiese in prestito per dirigere la seduta. Era bellissimo. Prima di entrare in campo lo fermai. ‘Mister, ma vuole allenarsi sul serio in questo modo?’. Non esitò un secondo e si palesò con quel berretto ...”.

Fuser sui suoi ricordi del Milan: “Lì si scherzava poco, l’importante era vincere. Una cultura così non l’ho più ritrovata. Per dire, non c’era uno come Paul Gascoigne, il più matto mai incontrato in carriera. Su di lui potrei scrivere un altro libro e sarebbe una commedia piena di aneddoti. In rossonero ero giovane, ma ho vinto comunque quattro trofei”.

Fuser su Paolo Maldini: “È l’uomo giusto per inculcare quel tipo di cultura. La vittoria, il successo. Ai miei tempi il capitano era Franco Baresi, ma Paolo aveva già la mentalità del leader”.

Fuser su Zlatan Ibrahimovic: “Se sta bene perché smettere? È ancora devastante. Ricordo una partita di Champions con la Roma, vent’anni fa. Giocammo contro l’Ajax di Rafael Van der Vaart, Cristian Chivu ed Andy Van der Meyde. Davanti c’erano Ibra e Mido. Zlatan non fece benissimo a dire il vero, ma era già uno di cui si parlava bene”.

Fuser su chi l'ha colpito di più nel Milan di Stefano Pioli: “Sandro Tonali. Mi piace molto, è il futuro della Nazionale. Sarà il suo anno”.

Fuser su Brahim Díaz: “Con lui, Sandro, Ibra, Rafael Leao e altri giovani il Milan può puntare a vincere lo Scudetto. Mi incuriosisce Junior Messias. La sua storia mi ha colpito”.

Fuser sulle critiche a Ciro Immobile: “Uno che ha segnato quanto lui non si discute. Ha vinto la Scarpa d’oro, l’Europeo, è stato tre volte capocannoniere. Forse non si sente la maglia dell’Italia cucita addosso, non so. Del resto ci è passato anche Mancini. Con la Samp era un giocatore, con gli azzurri un altro. Succede, ma Ciro è un bomber di livello”.

Fuser sulla somiglianza di Immobile con Giuseppe Signori: “Nessuna. Beppe era … Beppe. Un mancino mai visto, una punta letale. E poi era un altro calcio, molto più difficile di quello di oggi”.

Fuser su Maurizio Sarri, tecnico del Lazio: “Mi stuzzica molto. È un allenatore preparato, meticoloso, attento a tutto, soprattutto schietto e diretto. Amo le persone così. In più con lui gli esterni fanno sempre bene, quindi sono curioso di vedere la stagione di Felipe Anderson. Ha grandi qualità, sono sicuro che farà bene”.

Fuser ed il suo pronostico su Milan-Lazio: “Non chiedetemelo. Dico una tripla…”. Kjaer, è arrivata l'ora del rinnovo: ecco le cifre e i dettagli

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