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INTERVISTE

Fontana sul Nuovo Stadio: “Cardinale in due/tre anni porrà la prima pietra”

Attilio Fontana, Presidente della Regione Lombardia (getty images)
Attilio Fontana ha rilasciato alcune dichiarazioni in merito all'idea di Gerry Cardinale, proprietario del Milan, per il Nuovo Stadio

Fabio Barera

Intervenuto ai microfoni di TV Play, il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana ha rilasciato alcune dichiarazioni in merito all'idea di Gerry Cardinale, proprietario del Milan, sul Nuovo Stadio. Di seguito le sue parole.

Le parole di Attilio Fontana sul Nuovo Stadio

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Sull'idea di Cardinale: “Non per merito mio, ma dopo aver parlato con Cardinale io credo che la sua determinazione sia tale per cui credo e sono convinto che lui nello spazio di due o tre anni la prima pietra la vorrà mettere, non è detto che sia a La Maura, anche se a oggi è più avanti rispetto alle altre proposte. Da quello che mi ha detto Cardinale, se sarà a La Maura, sarà lo stadio del Milan solamente. Con l’Inter, nonostante io sia amico di Marotta, non ho ricevuto richieste di incontro e appena dovessero farsi sentire ascolterò le loro proposte. Ieri ho detto a Cardinale: “Bell’idea a condizione che si batta il Napoli in Champions, altrimenti sarò contro”.

“Cardinale mi ha rappresentato un’idea che mi sembra molto molto bella, credo che su questo progetto si debba aprire una discussione, si debba cercare di entrare di più nei dettagli, ma di sicuro è una cosa positiva. Posso dire che gran parte del parco resterà tale e questo mi sembra l’aspetto più positivo. Non è possibile dire che si farà al 100%, ma io ritengo che la proposta di Cardinale sia bella e positiva. Io penso che la cosa più sbagliata sia dire sì o no aprioristicamente, bisogna confrontarsi, posso dire che è una bella idea”.

Sull'Inter: “L’Inter ha fatto una serie di valutazioni, non ho mai parlato con i nerazzurri sull’ipotesi di un terreno completamente fuori dal centro di Milano, dalle parti di Rozzano, ma non saprei dire nulla, non ho avuto interlocuzioni”.

Sulla burocrazia italiana: “Io credo che la burocrazia si riferisca a tutta l’attività pubblica italiana. Anche quando la Regione vuole realizzare un’opera pubblica, dal momento della decisione a quello dell’apertura dei cantieri, se non ci sono ricorsi, ci vogliono minimo tre anni e mezzo. Abbattere i tempi della burocrazia credo sia fondamentale soprattutto per le nostre squadre che penso abbiano bisogno degli introiti dello stadio. Dobbiamo cercare di sburocratizzare tutte le procedure amministrative”. Milan, sfida al Napoli anche sul mercato: ecco il gioiello conteso >>>

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