Su chi arriva più in forma al derby Milan-Inter: «Il Milan in Supercoppa ha fatto una rimonta super. Da allora l’Inter è più continua nei risultati e nel gioco».
Su chi può essere decisivo nel derby Milan-Inter: «Leão, Maignan, Lautaro e Mkhitaryan».
Sull'Inter che ha perso gli ultimi due derby contro il Milan: «Vincere gli ultimi due derby ha permesso al Milan di capire che l’Inter si può battere. Diciamo che i rossoneri hanno imparato come si può fare ovvero che è necessario mettere in campo un livello altissimo di energia e gestire le emozioni».
Su cosa ha portato Sergio Conceição al Milan: «Ha dato una scossa e provocato una reazione. Ora deve dare continuità ai risultati».
Su com'era Conceição in campo da avversario: «Aveva enorme energia e grande qualità, doti alle quali abbinava a una notevole intensità».
Sulla possibilità che sia arrivato il momento di Leão: «Sì. Tutti da lui si aspettano prestazioni importanti e leadership. Anche in partite come il derby».
Su cosa può fare il Milan da qui a fine stagione: «Come rosa può arrivare quarto in campionato. In Champions, perdendo a Zagabria, si è complicato la vita. Deve battere il Feyenoord, poi si vedrà».
Su Santiago Giménez: «In attesa dell’ufficialità ... in bocca al lupo».
Sui meriti di Simone Inzaghi nell'Inter: «È un leader nella gestione del gruppo. Ha una continuità pazzesca di risultati, ha trasmesso il giusto approccio ai calciatori e li motiva».
Sull'Inter che può vincere Scudetto e Champions League: «Quella per lo Scudetto è una lotta spettacolare e incerta. Merito dei tre allenatori: di Simone ho già detto; Conte, tecnico e persona speciale, ha fatto rinascere il Napoli; Gasperini mi ha impressionato per come fa giocare la sua squadra. In Champions l’Inter è arrivata quarta nel girone, gioca bene e può battere chiunque. Quindi, perché non potrebbe vincere la Champions?».
Sul fatto di aver segnato 14 gol nel derby di Milano: «I miei segreti erano la motivazione e quanto tenevo al derby. Sapevo quanto era importante per i nostri tifosi e per il club. Non scendevo in campo per me, ma per tutti loro».
Sul derby che ricorda con più affetto: «La semifinale di Champions 2002-03: 0-0 all’andata, 1-1 al ritorno, con il mio gol decisivo».
Sul derby che vorrebbe rigiocare: «Il primo, vinto in rimonta con un mio gol nell’ottobre del 1999. Lo vorrei rigiocare per riprovare le emozioni della prima volta, per stupirmi di fronte alla qualità dei calciatori in campo».
Sull'avversario più duro affrontato nel derby: «Javier Zanetti, l’eterno capitano. Sui tifosi nerazzurri dico che, anche se segnavo spesso, mi hanno sempre rispettato. Come io rispettavo loro».
Su cosa augura al Milan per il 2025: «Di far felici i tifosi del Milan che sono speciali». LEGGI ANCHE: Calciomercato Milan, possibile sorpresa ‘last minute’: ecco di chi si tratta >>>
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