Sull'Inter invece perfettamente riconoscibile: "Esatto! Un’ottima squadra, una filosofia tanto di gioco come societaria molto precisa ed identificabile, il DNA in evidenza: tutti sanno come gioca l’Inter e cosa aspettarsi, in campo e fuori".
Sull'idea che si è fatto del lavoro di Sérgio Conceição: "Non sono certo io che devo pronunciarmi sulla sua continuità o meno, ma al Milan devi vincere. Per questo sottolineavo l’importanza della Coppa Italia. Conceição è un buon allenatore ma è arrivato in un momento difficile, prendere una squadra a metà stagione è sempre complicato. Ha avuto un colpo di fortuna a vincere la Supercoppa, nessuno se l’aspettava. Quello che è successo poteva essere una base sulla quale costruire qualcosa ma non è stato così. Il Milan deve andare in Champions altrimenti non si può parlare di una buona stagione. Quello è il palcoscenico del Milan".
"Il futuro del Milan? Non lo so. Ero lì per Milan-Genoa, è stato orribile"
—Sul Milan che, finora, ha incassato ben 14 sconfitte in tutte le competizioni: "Tante, tante. Troppe. Mi dispiace per i giocatori ma soprattutto per i tifosi. È dura. Questo Milan è irriconoscibile. I tifosi vogliono continuità, non una bella partita e poi tante difficoltà".
Su come vede il futuro dei rossoneri: "Sinceramente, non lo so. Sono stato lì prima di Natale per la partita contro il Genoa ed è stato orribile, orribile. Il milanista fatica ad accettare questa realtà, non la riconosce. Parlavo di DNA perché è fondamentale ritrovare la tua essenza, il gioco che fa parte della tua identità. Penso al Liverpool: è andato via Jürgen Klopp, hanno preso Arne Slot ma non si sono snaturati, la gente riconosce i tratti distintivi del club. Il Milan deve decidere cosa vuole essere e poi prendere l’allenatore e i giocatori per mettere in pratica questa idea".
Sul Brasile che vuole Carlo Ancelotti come C.T.: "In Brasile pensano di potersela cavare con la tecnica che hanno per DNA, ma non è più così. In questo caso l’essenza va adattata ai tempi: devi lavorare, e duro. Devi correre. Hanno bisogno di un C.T. che sia capace di convincere i giocatori a impegnarsi sul serio, altrimenti perdi il controllo: ho visto la partita con l’Argentina ed è stata terribile. Se Carlo ha voglia di andare ad allenare il Brasile avrà un lavoro infernale da fare! I brasiliani non sono per niente felici della loro Nazionale e sono molto esigenti. Hanno dominato il calcio per un sacco di tempo, e ora sono senza trionfi da un tanto. Non è che arrivi lì e siccome è il Brasile va tutto a posto". LEGGI ANCHE:Derby Inter-Milan, Conceicao vuole la Coppa Italia e avverte: "A fine stagione ..." >>>
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