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De Zerbi: “Locatelli ha un briciolo di presunzione. Andrei a cena con Bielsa”

Roberto De Zerbi, allenatore del Sassuolo | Serie A News (Getty Images)

Roberto De Zerbi, allenatore del Sassuolo, ha parlato di tanti temi durante una diretta alla Bobo TV insieme a Vieri e i suoi amici

Enrico Ianuario

Le parole di De Zerbi alla Bobo TV

Intervenuto in una live su Twitch della Bobo TV, l'allenatore del Sassuolo, Roberto De Zerbi, ha parlato di tanti temi insieme a Vieri, Cassano, Ventola e Adani. Ecco le parole dell'ex calciatore.

Il suo pensiero su Guardiola

"Otto anni fa sono andato da Guardiola. La grandezza di Pep sta nel aver portato il suo credo anche a giocatori con caratteristiche diverse. Gli chiesi perché al Bayern facesse fare più cross. La sua risposta fu che per cultura erano abituati così, poi con gente come Muller e Lewandowski bisognava assecondare certe caratteristiche. Ecco l’indirizzo spesso te lo danno i giocatori”.

"Allenare una big? Se ci sono le giuste condizioni"

"Allenerei una grande squadra se ci sono le condizioni e giocatori di un certo tipo sì. Devo avere l’autonomia completa che voglio. Io a 34 anni allenavo il Foggia e in C non puoi passeggiare. Hai più pressione in Foggia in C che a Sassuolo in A. Lì non si scherza mica. Poi devi fare la conta del materiale che hai a disposizione. L’allenatore deve aver la forza di dire di no quando non ci sono le condizioni, perché i giocatori sono importanti e sono loro che determinano in campo. L’allenatore ti può aiutare dalla panchina ma i ragazzi la decidono".

La sua esperienza da ex trequartista

Alleno da 8 anni e l’esperienza ti permette di vedere prima quello che succede poi. Io ero molto più vulcanico in passato, adesso non conto fino a 10, ma fino a 6-7 sì. Prima era troppo diretto. I miei attaccanti li lascio liberi, la giocata la scelgono loro rispettando una regola: i compagni. Se uno è meglio piazzato, deve essere favorito. Le partite le risolvono gli attaccanti e devono essere nelle condizioni di esprimersi. Però bisogna avere anche un ordine che può aiutare i giocatori di qualità”.

Il rapporto con i suoi calciatori

Ho un rapporto forte con i giocatori. Le mezze bugie mi davano fastidio da giocatore e cerco di fare ciò che mi aspettavo io dall’allenatore. Il calcio è un modo di esprimere il mio carattere, l’orgoglio di dare soddisfazione alla famiglia ed essere ambizioso. Io vado d’accordo con quelli un po’ pazzi. Rivedo in loro quello che ero io. Faccio fatica quando dall’altra parte non si dà lo stesso valore al calcio. Noi siamo fortunati e dobbiamo difendere questa fortuna che abbiamo avuto”.

Cosa pensa di Locatelli e Boga

"Mi sono scontrato tanto, in maniera pesante soprattutto con Manuel. Madre natura li ha dotati di qualità superiore. Ho cercato di dare ordine. Boga non sapeva attaccare la profondità, sono migliorati nella testa. Locatelli è calciatore vero, ha un briciolo di presunzione, lui si vede titolare nell’Italia all’Europeo, ed è un pregio. Deve togliere un briciolo di superficialità. Boga ha doti tecniche fisiche e pazzesche, ma è timido e riservato e non si impone. Adesso ho avuto uno scontro anche con lui, adesso vediamo come reagirà. Voglio aiutare la loro crescita.”

L'incontro con 'El loco' Bielsa

“Ho vissuto una settimana da Marcelo Bielsa. Mi faccio dare il numero da una persona che viveva in Argentina, gli mando un messaggio. Il giorno dopo mi arriva una chiamata, mi ha invitato insieme allo staff. Pensa te, Bielsa che mi chiama. Ha una passione per il calcio contagiosa. Abbiamo fatto due incontri. Nel primo abbiamo parlato della sua vita e la sua storia e l’altra parlando di calcio. Un personaggio incredibile, se mi chiedessero con chi andare a cena sceglierei lui”. Intanto la Juventus spinge Thauvin al Milan.

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