L'amministratore delegato della Serie A, Luigi De Siervo, è intervenuto ieri ai microfoni de “La Politica nel Pallone”, trasmissione in onda su Gr Parlamento e condotta da Emilio Mancuso. L'ad ha toccato vari temi: dalla Champions dell'Inter agli stadio per EURO 2032. Ecco, di seguito, tutte le sue dichiarazioni:


INTERVISTE
De Siervo tra stadi e scudetto: “Calcio in crescita, serve accelerare su EURO 2032”
De Siervo: "Vittoria Inter in Champions Vitale per la Serie A"
—«La vittoria della Champions League da parte dell’Inter sarebbe fondamentale, le altre leghe europee concorrenti hanno un palmares negli ultimi dodici anni superiore al nostro e nel contesto del nuovo pubblico sono gli ultimi quindici anni a creare il mercato. Abbiamo bisogno di quel tipo di vetrina, facciamo i complimenti a Marotta, all’attuale proprietà e a Inzaghi. Ci auguriamo un lieto fine per il calcio italiano e ci auguriamo che tutti i tifosi italiani possano tifare per l’Inter. Abbiamo bisogno di una vittoria come questa, siamo tornati in vetta in Europa e dobbiamo continuare a spingere».
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Su EURO 2032: «Al commissario stadi auguriamo i massimi successi. Troverà in noi il primo alleato per cercare di far partire a tempo di record una serie di cantieri, senza i quali sarebbe a rischio l’assegnazione dell’Europeo. C’è una straordinaria voglia di calcio, cresce la voglia di partecipare, sono stati battuti tutti i record di incasso delle varie società e questo avviene negli stadi più vecchi d’Europa, alcuni sarebbero da pensionare. C’è una richiesta che non riusciamo ad esaudire in termini di posti e servizi all’interno degli stadi, abbiamo per la prima volta capitali prevalentemente privati disponibili ad essere investiti. Come al solito la parte più difficile resta la burocrazia, su cui credo questo Governo possa fare tanto», ha aggiunto.
Sulla lotta scudetto: "Venerdì è stata una bellissima giornata di sport, una riprova di come solo il calcio possa essere l’unico rito collettivo del nostro tempo, con un’attesa spasmodica nelle ore precedenti e una città a festa con migliaia di persone in giro. Per questo il calcio continua ad essere lo sport più bello e sentito al mondo. Chi investe seriamente in progetti sportivi può davvero concorrere per l’obiettivo finale più importante».
Infine, una battuta sul fatto se il tennis possa superare il calcio: «Assolutamente no. Faccio i complimenti al presidente Binaghi per il suo lavoro straordinario. Il calcio però è un rito collettivo globale molto più largo che coinvolge tutte le fasce sociali. La competizione col tennis, se così si può parlare, è benedetta perché da italiani siamo felicissimi che possano esserci atleti rilevanti e fondamentali come Sinner e come gli altri ragazzi. Se cresce la capacità degli italiani, diventiamo una destinazione turistica legata al mondo dello sport. Siamo quindi le persone più felici del mondo se il tennis continuerà a conquistare questi risultati».
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