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Rafael Leao, Tijjani Reijnders e Christian Pulisic, giocatori del Milan (getty images)
Il Milan si appresta a vivere una settimana cruciale, con una doppia sfida ravvicinata contro il Bologna. Venerdì sera, San Siro sarà teatro dell'anticipo della 36ª giornata di Serie A, mentre mercoledì 14 maggio l'Olimpico di Roma ospiterà la tanto attesa finale di Coppa Italia, sempre contro i rossoblù. Un doppio confronto che vede le due squadre arrivare con dinamiche differenti, sia a livello fisico che mentale, e con obiettivi di stagione ben distinti. A fare il punto sulla situazione, ai microfoni di Radio Nettuno Bologna Uno, è intervenuto Matteo Dalla Vite, giornalista della Gazzetta dello Sport che segue da vicino le vicende del Bologna. Ecco, di seguito, le sue parole:
sul Milan: "Il Milan è sempre lo stesso, una squadra tatticamente confusionaria ma con una serie di talenti che spaccano. Nella
storia del calcio sono i talenti a decidere le partite e sinceramente il Milan fa una gran paura. Resto dell'idea che il Bologna, se recupera Ndoye e Holm può dire la sua. Il miglior Holm può stare attaccato a Leao. Se poi si recupera anche Castro... Diciamo che il Bologna se la gioca alla grande perché l'identità può anche prevalere sulle qualità dei singoli".
Sulla gestione delle forze: "C'è da fare un dosaggio delle squadre da mettere venerdì e il 14. Italiano dovrà essere bravo a usare il bilancino del farmacista. Magari qualche minuto a Ndoye e Holm, forse far riposare Odgaard che si trascina una condizione non perfetta, aumentare i carichi di minutaggio a Castro. Se c'è una formazione ideale che possa giocare in Coppa Italia bisognerà fare qualche tara su venerdì. Va preparata la doppia partita in maniera mentale, poi dosare i minutaggi e le capacità possibili di ognuno senza sottovalutare l'impegno di campionato".
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