Il commissario tecnico dell'Italia Under 20, Bernardo Corradi, ha espresso le sue riflessioni sul calcio giovanile, includendo Camarda
Il commissario tecnico dell'Italia Under 20, Bernardo Corradi, ha espresso le sue riflessioni sullo stato attuale del movimento giovanile nel calcio italiano durante il Social Football Summit Snack, evento che si è svolto all'Arena Civica di Milano. Corradi ha analizzato diversi aspetti, sottolineando sia le difficoltà che i progressi del settore giovanile, con particolare attenzione alla formazione dei giovani talenti (come Camarda) e al loro inserimento nelle squadre di alto livello.
Corradi: ‘La crescita dei giovani è un processo che richiede pazienza’”
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"E' abbastanza ciclico, in alcuni momenti la Nazionale è stata scoperta in certi reparti. L'Under 19 ha Camarda e Ekhator, giocatori che sono in pianta stabile con i big e che giocano in campionato. Il processo di valorizzazione e crescita necessita di tempo, il buono che stiamo facendo nelle Nazionali giovanili si vedrà fra un po' di tempo ma il talento in Italia c'è".
La crescita di Camarda a che punto è?
"Sono tutti ragazzi giovani, non scordiamoci che hanno 15-16-17-18 anni e devono fronteggiare certi tipi di pressione. Queste fanno crescere, ma in certe situazioni possono anche schiacciarti. Club e Nazionale devono accompagnare. Lui ha doti spiccate sia fisiche che tecniche, è in un processo di crescita, è bello per me vedere il tipo di atteggiamento e la capacità che ha di isolarsi. Si vedono catapultati sui giornali e sui social a 17 anni, per me sono bravi a mantenere il giusto focus".
I club dovrebbero inserirli di più in campo?
"Il tipo di cambiamento non è immediato, ma anche il dare un limite agli stranieri nei campionati giovanili potrebbe essere un tema. Alcuni vedono la propria crescita rallentata, anche se sono dell'idea che chi ha talento alla fine arriva".