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Contra: “Due-tre anni e il Milan può diventare quello che tutti aspettiamo”

Cosmin Contra, qui nel 2001 con la maglia del Milan (credits: GETTY Images)

Cosmin Contra, ex calciatore rossonero, ha parlato del momento della squadra e del passato ai microfoni del canale Twitch del Milan

Renato Panno

Cosmin Contra, ex calciatore rossonero, ha parlato del momento della squadra e del passato ai microfoni del canale Twitch del Milan. Queste le dichiarazioni.

Sul Milan

"Ho visto Milan-Manchester Utd a San Siro, ho parlato un po’ con Maldini. Il Milan meritava di più, ma anche il Manchester è una grande squadra. Sto seguendo i rossoneri, sono un tifoso e voglio al club tutto il bene del mondo. Sono felice che dopo tanti anni stia tornando ai livelli in cui deve essere il Milan. Ha fatto un campionato straordinario lottando a lungo per vincere lo Scudetto; c’è una squadra giovane e io penso che tra un anno o due anni possa diventare il Milan che tutti aspettiamo, che magari vinca lo Scudetto e che faccia grandi cose in Europa. Sono felice per Maldini, ha fatto un po’ di fatica nel non essere dove avrebbe voluto. Noi vogliamo vedere il Milan in alto in Europa e in Italia".

Sugli ultimi acquisti

"Negli ultimi due anni il Milan ha fatto grandi acquisti, con tanti giovani che crescono anno dopo anno. Theo è un grande acquisto, così come Leao che ha tanto potenziale, Rebic è un grande campione".

Su Tatarusanu

"È un gran giocatore, un grande portiere, professionista al 100%. Non è facile entrare dalla panchina in partite importanti e giocare bene, penso che il Milan abbia fatto un buon acquisto. Ha tanta esperienza in Serie A e nel calcio internazionale con la Romania. Sono contento che sia andato al Milan, sia per lui che per il club".

Sul suo arrivo al Milan

"Ero in ritiro con la Romania e in quel periodo tutti mi volevano: dal Real all’Inter. Il procuratore mi chiama alla fine del ritiro e mi disse che c'era la possibilità di andare al Milan: ho detto subito sì. In 4-5 ore Braida è arrivato a Bucarest con un aereo privato, ho firmato il contratto e poi sono tornato in nazionale, aggirando i giornalisti che aspettavano lì nascondendomi nella parte posteriore della macchina".

Sul primo giorno a Milanello

"Entrare in uno spogliatoio con tanti campioni non è facile per nessuno. C’erano Costacurta, Maldini, Ambrosini, Albertini, Gattuso, Abbiati, Shevchenko, Inzaghi, Rui Costa e quando sono entrato là ho avuto un po’ di emozione. Tutti i giocatori mi hanno accolto bene, facendomi sentire dal primo giorno a casa; Maldini mi diede il benvenuto, dicendo che erano lì per aiutarmi. Questo è importante per un giocatore: sentirsi accettato dai compagni e tutti me lo hanno fatto sentire in maniera meravigliosa. Sono stato benissimo con loro fin dal primo giorno".