Pianeta Milan
I migliori video scelti dal nostro canale

PIANETAMILAN news milan interviste Caldara: “Milan? Quando sono arrivato e poi mi sono infortunato mi è caduto il mondo addosso”

INTERVISTE

Caldara: “Milan? Quando sono arrivato e poi mi sono infortunato mi è caduto il mondo addosso”

Caldara: “Milan? Quando sono arrivato e poi mi sono infortunato mi è caduto il mondo addosso” - immagine 1
L'ex calciatore del Milan, Mattia Caldara, ha voluto spendere alcune parole sul suo periodo in rossonero: la chiamata del Milan e...
Alessia Scataglini
Alessia Scataglini

L'ex calciatore del Milan, Mattia Caldara, si è raccontato in una lunga intervista a microfoni del podcast Centrocampo, toccando varie tematiche: il suo approdo al Milan e l'infortunio al tendine d'Achille pochi mesi dopo il suo arrivo a Milano, una vera e propria batosta per il difensore. Ecco, di seguito, le sue parole:

Milan, le parole di Caldara

—  

Sul Milan: "Era un Milan che comunque si stava costruendo, stava cambiando tanto. E poi c'era Andrea Conti, che già era al Milan e mi diceva: ‘Vieni qua, comunque si sta bene'. Era un Milan che comunque stava spendendo per tornare in Champions, non vinceva dal 2011. Quindi ecco sono passato dalla Juventus che aveva vinto 7-8 Scudetti consecutivi al Milan e dentro di me ho detto: ‘Cavolo, magari ho la possibilità'. Mi dava anche questa sfida qua di portare il Milan dove merita. Comunque il Milan è il Milan, ragazzi, cioè il Milan è il Milan.


E quindi, vuoi non vuoi, non do ascolto a Giorgio e vado. Parto con molta voglia di dimostrare. Fino ad ottobre però non giocavo e quella cosa mi pesava: 'Cavolo, ero andato via dalla Juve per giocare...'. L'ho sofferto tanto, volevo dimostrare tanto e non ero neanche entrato in partita. Il mister mi diceva che ero abituato a giocare a tre e lui giocava a quattro, dovevo imparare. Ero giovane, volevo imparare il prima possibile. Ero venuto per dare una mano e mi sentivo inutile. Sono arrivato a ottobre e mi son fatto male al tendine d'Achille e mi è caduto il mondo addosso. Ho provato una nuova sfida per giocare, non ci sono riuscito e mi sono pure fatto male. E' stata una botta importante mentalmente. Avevo vissuto due anni al top, abituato a giocare e a vincere. Ho sofferto quel periodo. E poi l'infortunio era una roba grossa, sapevo che poteva penalizzarmi"