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Filippo Inzaghi (credits: Official Pippo Inzaghi Instagram account)
Un fiume di ricordi e aneddoti quello di Gigi Cagni, protagonista di una lunga e sentita intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport. Una carriera interamente dedicata al calcio, costellata da innumerevoli esperienze in panchina, tra cui spicca il suo lungo e significativo periodo alla guida del Piacenza, dove ebbe l'opportunità di allenare due talenti purissimi come i fratelli Filippo e Simone Inzaghi.
"Due bravissimi ragazzi. Simone dotato di qualità tecniche che Pippo non aveva ma era più… giocherellone. Pippo un fenomeno, mai vista una ferocia simile. Hanno il calcio nel sangue e nella testa. E meritano i successi che oggi raccolgono. Simone però mi fa inca*zare, dai, non può stare sempre sulla riga per tutta la partita…".
In carriera sono conteggiati 7 esoneri e 5 retrocessioni. Cagni però puntualizza: "Almeno due retrocessioni non sono mie. Mi esoneravano, poi mi richiamavano quando la situazione era disastrosa, è successo a Empoli e Vicenza. Alla Salernitana mi hanno esonerato e richiamato in una settimana, mi sa che è un record. E a Catanzaro mi sono dimesso: non mi piaceva un certo ambiente. Alla Samp, dopo un ottimo campionato di B, Mantovani mi ha dato il ben servito alla quarta partita. Ma furono i calciatori a mandarmi via. Avevo imposto la dieta a zona. L’anno prima era andata bene, ma per loro era troppo rigida".
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