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Brignoli: “Gol al Milan? Misto di disperazione e follia. Non mi azzardai a …”

Fabio Barera
Fabio Barera Redattore 
Alberto Brignoli, ex portiere del Benevento, ha rilasciato alcune dichiarazioni ricordando il gol segnato al Milan nel 2017

Alberto Brignoli, ex portiere del Benevento, ha rilasciato una lunga ed interessante intervista ai microfoni del quotidiano 'Tuttosport', nell'edizione in edicola questa mattina, soffermandosi in modo particolare sul gol segnato al Milan nel 2017. Ecco, dunque, le sue parole in merito.

Brignoli ricorda il gol al Milan: "Segnai ad uno dei migliori al mondo. Vi rivelo ..."

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Sul gol al Milan: "Non c’era più niente da perdere. Venni colto da un misto di disperazione e follia. Sembrava un campionato stregato. Incrociai lo sguardo con De Zerbi per capire se potessi andare in area avversaria, lui mi guardò come a dire: 'Fai un po’ quello che vuoi'. Era un all in, quasi come se fossimo rassegnati a perdere l’ennesima partita. Così decisi di salire e, mentre stavo correndo, mi immaginai cosa potesse succedere. Pensavo si potesse replicare la situazione classica del cross in allenamento, con uno dei tre portieri che deve uscire per abbrancare il pallone".

"Solo che stavolta io ero in attacco. Danilo Cataldi batté la punizione perfettamente, io feci come per liberarmi da qualcuno, anche se non era così, visto che difendevano a zona, poi il contro-movimento mi permise di vedere la palla. A quel punto mi lanciai. Pensai: 'Ora la spizzo e il portiere avversario manco vede la palla, né si tuffa'. Il destino volle che fosse tutto esattamente così".

Su cosa gli è rimasto di quel gol: "Un valore forte: il legame con i tifosi. Pensi che tutti si ricordavano - e si ricordano ancora - cosa stessero facendo quel giorno, quando hanno appreso di quel mio gol. Qualcosa che a distanza di tempo mi tocca il cuore".


Sull'aver segnato a Gianluigi Donnarumma: "Uno dei primi tre portieri del mondo. Sono rimasto legato a Gigio da quell’episodio, ci scherziamo ancora. L’unica cosa brutta è che poi pagai tutta quella esposizione mediatica, il Benevento prese anche un altro portiere. Avrei voluto dimostrare ancora le mie qualità tra i pali, per far vedere che fossi capace come portiere. Nella mia carriera non ho mai avuto l’occasione di giocare dieci partite di fila in Serie A, nonostante avessi fatto bene in B. Resta questo cruccio. Alcuni hanno avuto delle possibilità in più, a me nemmeno quell’unica possibilità".

Sullo shock provocato dal gol: "Un ragazzo del mio paese venne a Benevento a vedere la partita. Lui è milanista, quasi quasi era contento avessi segnato al suo Milan. Nonostante fosse stato un qualcosa di negativo per i rossoneri mi ringraziò: gli avevo fatto vivere un’emozione che gli sarebbe rimasta per sempre. I calciatori del Milan? Non mi azzardai a salutarli al termine della gara perché immaginavo potessero essere scossi. Anni dopo Antonelli, con cui avevo giocato in passato, mi disse: “Lascia stare Brigno, è stata una cosa folle”. Che ricorderemo per sempre".