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Borghi: “Come vuole giocare il Milan di Allegri?”. Le sue riflessioni

Redazione PM
Stefano Borghi a 'L'ascia Raddoppia, programma del giovedì sera di Cronache di Spogliatoio, ha sollevato delle questioni sul Milan di Allegri

Stefano Borghi ha parlato del gioco del Milan di Massimiliano Allegri a 'L'ascia Raddoppia', programma di Cronache di Spogliatoio. Di seguito, si riportano tutte le perplessità che ha sollevato e che riguardano l'idea di calcio che si vuole sviluppare in base ai giocatori a disposizione.

Borghi sull'idea di gioco del Milan

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"Facciamo delle domande banali per provare ad arrivare a qualche conclusione concreta. Come vuol giocare il Milan quest'anno? Vuole andare in alto? Non credo, non ha le caratteristiche per poterlo fare. Non c'è un giocatore che ami correre all'indietro. Quindi non puoi aggredire per poi scappare indietro ed essere equilibrato. Vuole aspettare basso per poi cercare la via del ribaltamento di fronte (che è il calcio classico di Allegri)? Non hai un difensore abile nella marcatura pura in area di rigore. Non lo hai comprato, non sei andato su quello".

"Il tuo mercato va fortissimamente sulle figure di regia a centrocampo. Passi da non avere un regista (l'anno scorso c'è stato solo Bennacer per metà stagione a causa di problematiche fisiche) ad averne tre: Modric, Ricci e Jashari. Allegri ti fa capire immediatamente che non prescinde da un equilibratore puro, che è Fofana. Fofana giocherà tutte le partite da titolare, o quasi, senza le coppe. Allegri non può prescindere dal fisico che diventa centrocampista d'inserimento. Loftus-Cheek allora è centrale ma che regga una stagione intera è difficile, ce lo auguriamo chiaramente. Allora rimane un ruolo: ne hai presi tre. Vuol dire che ne gioca uno in condizioni stabili".

"Davanti? Parti dall'idea del 9 classico e hai speso 40 milioni a gennaio per Gimenez, giocatore in difficoltà tecnica e psicologica. Leao gli cambi ruolo. Pulisic è stato quello che ha reso di più nel tuo parco giocatori offensivi l'anno scorso: lo togli dalle sue dinamiche offensive più agevoli. Adesso prendi Nkunku, che non ha mai fatto la prima punta. Io non capisco che squadra vogliono costruire al Milan, che squadra vogliono dare ad Allegri. Forse si può capire solo che squadra vuole Allegri, leggendo tra le righe delle sue conferenze stampa. Si ritorna lì: la catena di comando auspicata non è stata sviluppata".