Bologna-Milan, Ordine sbeffeggia la Lega Serie A: e fa notare due particolari sfuggiti a molti

Franco Ordine, noto giornalista, ha rilasciato alcune dichiarazioni nel corso della trasmissione 'Pressing', in onda sui canali 'Mediaset', soffermandosi sul rinvio di Bologna-Milan a data da destinarsi. Ecco, dunque, le sue parole.

Bologna-Milan, Ordine: "Che barzelletta la Lega. È una roba ridicola"

"La cosa buffa, che vedo che non coglie Ivan, è questa: per la prima volta nella storia del calcio italiano ed europeo, una partita è stata rinviata per volere del Sindaco di una città. Il che vuol dire che da domani, se dovesse accadere, dio ce ne scampi e liberi, un’altra alluvione da qualche altra parte, un altro Sindaco è autorizzato a prendere lo stesso provvedimento. E al precedente pericolosissimo si aggiunge l’opera buffa che è avvenuta in Lega. Signori miei, voi lo sapete o non lo sapete che a decidere se si può giocare o meno a porte chiuse è il Presidente della Lega? Per decidere se si può giocare in campo neutro a porte chiuse, invece, non decide più un terzo (lo stesso presidente)".

"Ma decide il Consiglio di Lega, che è formato da altri presidenti, i quali naturalmente che cosa dicono? ‘Per carità, se un domani dovesse succedere a casa mia, corro il rischio di perdere l’incasso o addirittura lo 0-3’. Questo è il punto fondamentale. Siamo arrivati alla barzelletta. E in Consiglio di Lega a un certo punto hanno dovuto invitare Fenucci (AD Bologna, ndr) perché era l’unico che aveva il cellulare del Sindaco di Bologna Matteo Lepore. E hanno dovuto invitare il Presidente del Lecce Sticchi Damiani perché è un noto avvocato specializzato in diritto amministrativo perché volevano fare ricorso al TAR e dovevano chiedere a un competente se era il caso di farlo o no. Capito come è amministrato il campionato in Italia e da quale Lega? È una roba ridicola". LEGGI ANCHE: Primavera, Fiorentina-Milan: segui con noi la partita | LIVE News >>>