Sulla situazione di nerazzurri, bianconeri e rossoneri in Champions: «In casi del genere, bisogna saper trarre il meglio dalla propria organizzazione, da un equilibrio che è determinante, perché guai eccedere in una fase o nell’altra. Sono concetti chiarissimi a chi ha esperienza internazionale e tutte e tre le squadre italiane ne hanno».
"L'errore di Maignan? Un incidente. Leão può imprimere la svolta"
—Sull'errore di Mike Maignan in Feyenoord-Milan: «Uno dei calciatori storicamente dal rendimento più alto. La conferma che il calcio a volte è bugia, come dico da sempre. Un incidente, non c’è da aggiungere altro, né da soffermarsi ad oltranza. È fatta. È finita. Si ricomincia. In che modo? Il metodo tattico e tecnico lo scelgono gli allenatori che hanno in pugno la situazione. Io dall’esterno posso immaginare che partite del genere devono indirizzarle i calciatori maggiormente dotati di personalità, di leadership e di talento».
Sul Milan che si aspetta da Rafael Leão le giocate esaltanti: «È il calciatore che può imprimere la svolta e risolverla anche nel momento più buio. Lo ha già fatto e lo può fare ancora, ce l’ha nelle corde. E questo è il momento ideale per ribadire la propria forza. Anche perché se non ora mai più, la Champions non ti darà altre possibilità e sarà vietato fallire. Ma una sfida del genere, dal valore così imponente, non può essere affidata soltanto ad un giocatore, per quanto geniale. Il Milan deve essere in grado di rialzarsi attraverso più uomini. Dal mercato sono arrivati rinforzi che hanno sistemato alcuni settori ed hanno alzato il livello del gruppo». LEGGI ANCHE: Milan, tutto pronto per il rinnovo di Maignan. Ma sorge un interrogativo >>>
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