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Bellinazzo: “Calcio e coronavirus, danno economico enorme: i dettagli”

Marco Bellinazzo, giornalista del Sole 24 Ore (credits: GETTY Images)

Marco bellinazzo, giornalista de Il Sole 24 Ore esperto di economia e finanza sportiva, ha parlato dei gravi effetti economici del coronavirus sul calcio

Giacomo Giuffrida

NEWS MILAN - L'emergenza CoVid-19 sta attanagliando l'Italia da diverse settimane, e ora sta cominciando - inevitabilmente - a colpire il mondo del calcio. Prima lo stop ai campionati, e negli ultimi giorni anche contagi a diversi calciatori. Al momento sono 9 i positivi al virus, ma la situazione è in continuo aggiornamento. Il giornalista de Il Sole 24 Ore, Marco Bellinazzo, ha fatto il punto della situazione in un'intervista esclusiva a Calciotoday.it.

Sui problemi economici per i club: "I danni potenziali sono pesanti. Se non si tornasse a giocare ci sarebbe una perdita per quanto riguarda il botteghino e gli abbonamenti che potrebbe oscillare da un minimo di 150 fino a 200 milioni di euro. Poi ci sono i contratti di sponsorizzazione. Bisogna vedere se esistono clausole contrattuali che consentono agli sponsor di non pagare per cause di forza maggiore, come può essere questa emergenza. È probabile che si facciano nuovi accordi. Sono in ballo contratti intorno ai 200 milioni, visto che resta da giocare un terzo della stagione".

Quanto perderebbe il calcio italiano se non si ritornasse a giocare?: "Se non si giocherà più è probabile che le pay tv ridiano i soldi agli abbonati e di conseguenza chiedano un risarcimento ai club, anche se quest’ultimi si sono mossi in base ad un decreto governativo. Parliamo di circa 400 milioni, quindi la perdita totale per il calcio italiano viaggia intorno agli 800. Se la stagione dovesse riprendere ovviamente il danno sarebbe più contenuto".

Ci sarebbero molti club a rischio fallimento: "Il rischio è evidente per tutta l’area della Lega Pro, per molti club di Serie B e per qualcuno di A, insomma per chi già viveva un equilibrio economico precario, inevitabilmente acuito dall’emergenza. In generale il problema riguarda il 75% delle società professionistiche. Credo serva l’aiuto del Governo".

Sul rinvio di EURO 2020: "Il danno economico sarebbe di qualche decina di milioni e la Uefa potrebbe gestirlo da sola senza chiedere contributi alle leghe. A prescindere da tutto, una cosa è certa: difronte ad una pandemia, un Europeo non si può giocare, tanto più se itinerante".

Sulla situazione economica della Juventus con CR7: "Cristiano Ronaldo ha un contratto fino al 2022, ovviamente è uno dei più onerosi al mondo. La Juve quest’anno viaggiava già su una gestione negativa. Questa potrà essere colmata con le plusvalenze, ma con un mercato indebolito dalla crisi derivante dall’emergenza Coronavirus, si possono creare le condizioni per aumentare il deficit a fine anno. A quel punto spetta alla società decidere cosa fare. E’ altrettanto vero che in questi casi la Uefa dovrà applicare parametri flessibili sul Fair Play Finanziario"

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