INTERVISTE

Ba: “Per me il Milan è Maldini. Addio di Donnarumma? Spiace, ma …”

Ibou Ba Paolo Maldini AC Milan
Ibrahim 'Ibou' Ba, ex calciatore del Milan, ha parlato di Paolo Maldini e di tanto altro dell'attualità rossonera ai microfoni di Tuttosport

Daniele Triolo

Ibrahim 'Ibou' Ba, ex centrocampista del Milan, ha rilasciato un'intervista in esclusiva ai microfoni di 'Tuttosport' oggi in edicola. Queste le sue dichiarazioni integrali.

Ba sulla prima volta che ha affrontato Paolo Maldini: "Francia-Italia, 1997: un anno prima del Mondiale. Fu qualcosa di incredibile. Per me lui era un idolo dato che ero tifoso del Diavolo. E non vedevo l'ora di iniziare il mio percorso in rossonero".

Ba su che persona è Maldini: "Semplice. Non ha mai fatto il figo. È sempre stato tranquillo. Un uomo con dei valori straordinari. Una persona aperta, parlava con tutti. Quando arrivai a Milanello conosceva diverse lingue. Un capitano con una mentalità, e un approccio, da imitare".

Ba sul Maldini dirigente: "Ho sempre creduto che lui potesse svolgere al meglio qualsiasi ruolo, anche quello dell'allenatore. Ha carisma e sa come parlare ai giocatori. Non lavora da solo, ma in gruppo. Si prende le proprie responsabilità: non si è mai tirato indietro".

Ba su come Maldini ha convinto Theo Hernández a venire al Milan: "La realtà della situazione è semplice. Per me il Milan è Paolo Maldini. Bisogna dire le cose come stanno. Qualsiasi giocatore che firma per i rossoneri, quando parla con lui, ne conosce il glorioso passato".

Ba sul Milan dei giovani di oggi: "Ci deve essere un giusto mix. Se non hai vicino qualcuno di esperienza, possono sussistere dei problemi. Penso che Maldini, con gli ingaggi di Simon Kjaer in difesa e di Zlatan Ibrahimovic in attacco, abbia certificato tale pensiero. Quando poi vediamo una squadra con svariati talenti che si diverte e gioca a calcio, è la cosa più bella. Con i giovani che cresceranno insieme, diventando più forti".

Ba sulla gestione della vicenda di Gigio Donnarumma: "Io non me la sento di criticare Gigio perché lascerà il Milan, anche se certamente spiace perché si tratta del club in cui è cresciuto. Anche quest'anno lui ha dato il suo contributo in campo ed è stato un professionista. Detto questo, io credo che si debba vivere completamente per la società e per la città. Se non sei dentro al 100%, meglio lasciare".

Ba sulla possibilità che il Milan venga costruito per lo Scudetto: "Per me già quest'anno il Milan ha vinto lo Scudetto. Non dobbiamo dimenticare da dove sono partiti i rossoneri, ovvero dai preliminari di Europa League. Se analizziamo le rose di Inter, Juventus e Napoli, vediamo sicuramente come fossero più competitive di quella del Diavolo. Il futuro dipenderà pure dal mercato. Il calcio cambia tantissimo, anche solo da un anno all'altro. Il Milan ha una squadra di personalità, che dovrà gestire al meglio il doppio appuntamento: campionato e Champions League. Resto convinto, comunque, che possa fare bene".

Ba sul ritorno del Milan in Champions: "I rossoneri sono tornati a casa. C'è voluta pazienza, ma anche persone competenti. La cosa più bella ed apprezzabile ora di Maldini, constatabile con il già citato episodio di Theo, è che adesso i calciatori che sbarcano a Milano arrivano e si interfacciano con una persona che parla di calcio. Non solo di contratti. Paolo quando si confronta con un giovane gli descrive le sue qualità, lo esorta pure ad affinare specifici dettagli. Il giocatore si sente apprezzato, seguito. E fin da subito è invogliato a migliorare". Milan, parte l'assalto a de Paul: le ultime news >>>

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