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D. Ancelotti: “Mio padre non è solo un gestore: ha dato tanto a livello tattico”

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Davide Ancelotti, figlio di Carlo, ha rilasciato delle dichiarazioni sulla sua carriera da allenatore e su suo padre: ecco cosa ha detto

Enrico Ianuario

Intervistato da 'AS', Davide Ancelotti ha parlato della sua esperienza da allenatore e del suo rapporto con papà Carlo. Queste le sue dichiarazioni: "Lasciare il calcio giocato è stata una decisione mia. Non è stato semplice, ma ora la vedo come una decisione giustissima. Ho deciso di studiare da allenatore ed è stato un gran vantaggio. Ho 33 anni e ne ho già 11 di esperienza. Lasciare il calcio mi ha permesso di studiare, viaggiare, imparare le lingue".

Ancelotti, il rapporto con papà Carlo e lo staff

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"Il nostro staff è abbastanza polivalente, mio padre interviene solo quando è necessario, quando pensa sia imprescindibile o quando c'è una sessione tattica speciale", ha proseguito. "Il dibattito arricchisce. Ma alla fine le decisioni le prende mio padre. Quando mio padre finirà la carriera, io voglio continuare".

"Non solo un gestore"

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"Mio padre dice sempre che nel calcio ormai hanno inventato tutto, ma io credo che comunque sia uno sporto che non smette di evolversi. In generale abbiamo la stessa idea del calcio, mi ha insegnato che è uno sport fatto di calciatori, che se vuoi essere un buon allenatore devi adattarti a quello che hai e costruire un gioco in cui ognuno dei tuoi uomini possa brillare. Quando ci riesci, puoi essere felice, se vedi che i tuoi calciatori sono a loro agio hai colpito nel segno. Se invece li vedi fuori posto nel modulo, non stai facendo un buon lavoro. Questo concetto è molto importante e non è semplice essere camaleontico come lo è stato lui in carriera. Alla fine mio padre è molto umile, ma ha inventato un modulo, il  4-3-2-1. Non è solo un gestore, ma anche una persona che ha dato al calcio parecchio a livello tattico. Lo hanno sempre considerato una bella persona che sa gestire bene i calciatori, è una delle sue qualità, ma sa tanto di calcio, sa giocare in tanti modi diversi e questa è una grande virtù", ha concluso Davide Ancelotti. Milan, Rebic in bilico: i rossoneri fissano il prezzo.

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