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Milan, Amelia: “Scudetto 2012, Ibra contro Allegri: vi racconto tutto”

Marco Amelia, ex portiere del Milan (credits GETTY Images)

L'intervista a Marco Amelia, il quale ha parlato di numerosi argomenti tra passato e presente. Nello specifico, ecco le sue parole sulla stagione 2011-2012

Giacomo Giuffrida

NEWS MILAN - L'intervista a Marco Amelia, ex portiere del Milan per quattro stagioni, dal 2010 al 2014. Ecco i suoi aneddoti su Ronaldinho, lo scandalo-Scudetto 2012 e

Lo Scandalo-Scudetto 2012, noto a tutti per quel gol non concesso a Muntari in Milan-Juventus: "Il gol di Sulley Muntari risalta agli occhi, ma noi avevamo 7 punti di vantaggio ad un certo punto della stagione, eravamo in corsa per la Champions League, passammo il turno a Londra contro l'Arsenal. Già lì iniziava a vedersi nervosismo, per il secondo campionato, volevamo essere protagonisti in Champions League, arrivò il Barcellona. Pareggiammo a Catania (altro gol fantasma, ndr) tra le due gare contro i blaugrana, uscimmo con loro in Champions, poi perdemmo contro la Fiorentina e pareggiamo contro il Bologna entrambe in casa. Quelle due partite ci portarono sotto la Juventus per gli scontri diretti ed abbiamo buttato via il campionato, segnando anche un pochino il futuro del Milan. Se avessimo vinto quel campionato, probabilmente, non sarebbero andati via Thiago Silva e Zlatan Ibrahimovic, potevamo proseguire quel percorso e mettere le basi per sperare di fare meglio in Champions League. Personalmente ho grande rammarico per la partita contro la Fiorentina".

Sul nervosismo di Ibrahimovic e degli altri calciatori in quella stagione 2011-2012 con Allegri in panchina: "Era su ogni cosa che accadeva. Si era creato un vortice di situazioni che non portava serenità. Tutto veniva criticato. Questo ci tolse energie mentali, in campo non riuscivamo a trasformare tutto ciò in voglia per ottenere risultati. Facevamo prestazioni buone e non facevamo punti. Nell'aria si sentiva che stava terminando qualcosa. Parlai con Allegri e Galliani e pensavo che era arrivato il momento di andare via, andare altrove a cercare maggior spazio. Era arrivato Gabriel e poteva prendere il mio posto, Christian Abbiati andava oltre con gli anni, ma c'era un'aria che non mi piaceva. Facemmo malissimo il girone d'andata, dopo Sassuolo venne esonerato Allegri. Arrivò Clarence Seedorf, facemmo meglio ma non ci qualificammo per l'Europa League. Stagione negativa che ha segnato anche gli anni successivi del Milan".

Su Ronaldinho: "Se lo studiavo? Sì, alla PlayStation! Giocatori così sono difficili da studiare in video, giocatori che all'ultimo momento possono cambiare modo e lato di tirare. Vedevo come il suo atteggiamento del corpo potesse cambiare. Mi andò bene 2 volte su 4, ottima media. Lo studio lo puoi guardare e riguardare. Ma in quella frazione di secondo dove lui tocca il pallone devi essere bravo a capire. E sperare che lui sbagli qualcosa, più che il portiere a parare...".

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