Massimo Ambrosini, ex capitano del Milan, ha rilasciato un'intervista in esclusiva al 'Corriere dello Sport' oggi in edicola: ecco le sue parole.


INTERVISTE
Ambrosini: “Milan, Allegri è una garanzia. Modric? Posso dire che …”
Ex Milan, Ambrosini su Gattuso, Ancelotti, Allegri e non solo
—Su Gennaro Gattuso Commissario tecnico della Nazionale Italiana: «Può fare bene, e non e poco. Credo che sia l'uomo giusto. Penso che nella situazione in cui ci siamo trovati, intendo proprio come movimento, Rino sia l'ideale dal punto di vista della personalità e del modo di proporre calcio. Può trovare quello che è necessario per una Nazionale: un equilibrio tra emotività e praticità. Secondo me avrà la capacità di sintesi nel fare il massimo nel minor tempo possibile, senza star lì a pensare a come giocherà e con chi».
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Sulla difficoltà del lavoro di Carlo Ancelotti nel Brasile o di Gattuso nell'Italia: «Più difficile per Rino. Lui ha poco da progettare e molto da ottimizzare: sei partite da vincere e far più gol possibile. Il suo obiettivo è il Mondiale, poi se riuscissimo a lanciare qualche ragazzo ben venga. Se non andassimo di nuovo al Mondiale potrebbe esserci una rivoluzione».
Sul Milan che riparte da Massimiliano Allegri e Luka Modrić: «Max è una garanzia, sai perfettamente cosa vai a prendere con lui. So che è carico, estremamente carico, quindi ci sono ottimi presupposti anche se molto passerà da quello che la società gli metterà a disposizione. Per quanto riguarda Modrić posso dire che i grandi campioni fanno sempre la differenza nel loro modo di essere. Un po' come Edin Džeko, ad esempio. Non gli puoi chiedere di trascinare la squadra per 38 partite probabilmente, ma una mano da tutti i punti di vista, anche verso i più giovani, la può dare. Ed è la mano di un campione. Non dimentichiamo poi che la scorsa stagione ha giocato tanto, solo Federico Valverde ne ha disputate di più nel Real Madrid e anche questo ha un valore».
Su come ripartirà l'Inter dopo la finale di Champions League persa e l'addio di Simone Inzaghi: «Cercando di smaltire una delusione che in realtà non si smaltisce. Noi siamo dovuti ripartire dopo aver perso una finale che vincevamo 3-0 e quelle cose lì non vanno via ed è anche giusto così. Devi trovare il modo di conviverci perché solo così puoi mettere un punto e andare avanti. Loro dovranno trovare il modo di fare quello».
Sulla Fiorentina che ha richiamato Stefano Pioli in panchina: «Scelta molto intelligente. Stefano è un allenatore non solo apprezzato, ma rimpianto quando poi va via, come è successo al Milan. Ha uno spessore umano riconosciuto e una qualità calcistica importante, per me è la persona giusta per la Fiorentina, una squadra che deve avere delle ambizioni alte. Una piazza così lo merita. Guardate cosa ha fatto il Bologna ... » .
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