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Ambrosini: “Al Milan c’è confusione. Pioli? Stava maturando”

Massimo Ambrosini, ex centrocampista del Milan (credits: GETTY Images)

Intervenuto in diretta a Sky Sport 24, l'ex centrocampista del Milan Massimo Ambrosini ha parlato anche dell'attuale momento in casa rossonera

Alessio Roccio

NEWS MILAN - Intervenuto in diretta a Sky Sport 24, l'ex centrocampista del Milan Massimo Ambrosini ha parlato anche dell'attuale momento in casa rossonera.

"Ci vuole chiarezza, idee e condivisione. A questa domanda rispondiamo da anni, ma è sempre la stessa. Un progetto nuovo deve essere condiviso da tutti al 100%. Al momento c'è confusione e la società non può permettersi di sbagliare, deve avere chiarezza. Vorrei capire chi viene ascoltato o chi prende le decisioni importanti in questa situazione. Pioli per me stava maturando e nel finale di stagione avrebbe potuto legittimare un certo tipo di percorso".

Su Ibrahimovic: "E' cambiato tanto e lo ha fatto vedere in questi pochi mesi. Aveva capito bene la realtà in cui era capitato e si era adattato in maniera molto intelligente, non che non lo fosse prima. Bisognerà capire se vorrà andare avanti così o alzare l'asticella".

Su Zaniolo: "E' un ragazzo che ha maturato anche il modo di stare in campo. E' un giocatore dotato di una classe particolare e il percorso di crescita prosegue anche quando fa la cosa giusta e non per forza quella straordinaria. Devi avere continuità che a quell'età è la cosa più importante".

Sul Mondiale del 2006: "Giocai le prime due gare di qualificazione, poi il mio accantonamento coincise con l'esplosione di De Rossi. Ebbi delle occasioni che non sfruttai bene, poi quella stagione ebbi tanti infortuni".

Il gol più importante al Milan: "Quello a Roma contro la Lazio oppure ad Eindhoven nel 2007 in Champions League".

Sulla fascia da capitano al Milan: "All'inizio non fu facile, il peso era tanto. Ma quello che più mi rende orgoglioso è il ricordo che ho lasciato ai miei ex compagni di squadra. La pressione è tanta. Ti domandi cosa si aspetta il tuo allenatore da te o anche la società. Se sei una persona che si mette in discussione ti domani se quello che hai fatto lo hai fatto bene e nel modo giusto".

Centrocampista del futuro? "Dico Tonali, l'ho conosciuto bene. Ma non devo di certo dirlo io..".

Su Pirlo: "Era un genio e anche un antistress. Guardavi lui e ti tranquillizzavi, però le emozioni le aveva. Dopo alcune partite perse l'ho visto piangere..".

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