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Albertini: “Milan, da gennaio altra storia. E se Ibra torna a far gol …”

intervista Albertini AC Milan
Demetrio Albertini, ex centrocampista del Milan, ha parlato della lotta Scudetto e delle chance dei rossoneri nell'anno che verrà

Daniele Triolo

Demetrio Albertini, ex centrocampista del Milan, ha parlato della lotta Scudetto e delle chance dei rossoneri nell'anno che verrà in esclusiva per 'La Gazzetta dello Sport' oggi in edicola. Ecco, dunque, le dichiarazioni integrali dell'ex Metronomo del centrocampo del Diavolo.

Le parole di Albertini sul Milan alla 'rosea'

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Su cosa servirà per ripartire alla grande in Serie A ad inizio 2023: «Occorrerà unire più velocità, quella di chi ha giocato il Mondiale, quella di chi non c’era e quella di chi è rimasto fuori per infortunio, e fondere due andamenti: il primo ha definito la classifica attuale, il prossimo sarà un’altra storia, un’incognita che indirizzerà la lotta Scudetto».

Sul campionato che rivedremo: «Ne inizierà uno tutto nuovo. La pausa potrebbe anche aver spezzato il ritmo a chi andava a tutta, come il Napoli, e il Milan potrà approfittarne, staremo a vedere. Quel che è certo è che i primi turni di gennaio conteranno tantissimo: se perdi terreno alla ripresa non hai più tempo per recuperare. Immaginate un’altra falsa partenza della Juve: sarebbe fuori dai giochi».

Sul Milan che ritroverà Mike Maignan, Davide Calabria, Alexis Saelemaekers e Zlatan Ibrahimović: «Un plus che aggiungerà valore, una piccola svolta per la ripresa. Il recupero di Maignan è fondamentale».

Sul possibile handicap dall'avere ancora i big ai Mondiali in Qatar: «Non direi. Un torneo di questa portata incide soprattutto sulla testa di un giocatore, le gambe vengono dopo. Prendete Olivier Giroud: gli attaccanti vivono di sentimento, il Milan lo ha fatto arrivare al top per la Francia e il Mondiale potrà fare la stessa cosa nei prossimi mesi. Voi preferireste ritrovare un 36enne stanco ma che la butta sempre dentro o un giovane che corre ma non segna?».

"Il recupero di Maignan è fondamentale. Su Ibra ..."

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Su Ibrahimović: «Diamogli il tempo di ricostruire la fiducia con il gol. Poi si sa, a uno come lui basta anche una sola palla buona».

Su Stefano Pioli che ha già sfruttato una lunga pausa, il lockdown del 2020, per la nascita del suo Milan attuale: «Ma al Milan allora nessuno chiedeva di vincere, oggi lottare per il titolo è un dovere. Pioli dovrà essere bravo a fornire gli stimoli giusti: vedersi a -8 dal Napoli può togliere fame a un gruppo che ha già vinto».

Su cosa può dare il calciomercato invernale al Milan: «Con giocatori come Hakim Ziyech e Houssem Aouar si prova ad anticipare le mosse dell’estate, è una strategia intelligente. E se chi arriva si inserirà rapidamente ...».

Sul Milan del 2023: «Mi piacerebbe rivederlo più continuo nel gioco durante la stessa partita: un Milan sempre dentro ai match ha le carte in regola per il bis Scudetto». Mercato Milan, Maldini brucia la Juve per un obiettivo di gennaio >>>

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