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SERIE A

AIA, Rocchi ammette: “Anno complicato. Troppi rigorini. Il VAR …”

Gianluca Rocchi
Gianluca Rocchi, ex arbitro e designatore AIA, ha rilasciato alcune dichiarazioni facendo un punto su com'è andato questo 2024
Fabio Barera Redattore 

Gianluca Rocchi, ex arbitro di Serie A e designatore AIA, ha rilasciato alcune dichiarazioni sulle frequenze di 'Rai Radio 1', facendo un bilancio di questo 2024. Ecco, dunque, le sue parole in merito.

AIA, Rocchi fa il bilancio: ecco cosa pensa di VAR, rigorini e lavoro degli arbitri

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"È stato un anno molto complicato. Il lavoro che facciamo non lascia spazio per rifiatare, coinvolge 152 persone ed è sicuramente complesso e impegnativo. Il designatore non viene quasi mai elogiato e spesso criticato, non ci si può distrarre perché si hanno grandi responsabilità. Anche i piccoli momenti di soddisfazione spesso sfuggono".


Non pensate di aver concesso troppi rigorini?

"Stiamo cercando di combatterli… La 7^ è stata una giornata brutta, ne abbiamo dati 9 e qualcuno era inappropriato, ma negli ultimi turni siamo tornati a dare quelli giusti. Va concesso un penalty quando c'è qualcosa di importante perché può decidere il risultati. Ciò che dico sempre ai miei arbitri è che quando la pancia vi dice rigore, nel 98% di casi è rigore. In Cagliari-Atalanta ne manca uno perché l'arbitro ha ragionato sul rimpallo e non si è fatto portare dalla pancia. Se l'avesse seguita lo avrebbe concesso".

Il VAR a chiamata può essere una possibilità?

"Deve essere utilizzato solo per episodi chiari e seri, non possiamo fare moviola. Non siamo noi a poter rispondere a questa domanda, siamo sempre ben aperti a eventuali modifiche e novità. In quel caso deresponsabilizzeremo molto gli arbitri, mettendo invece responsabilità in capo al club o al tecnico di turno. Dobbiamo lavorare cercando di costruire ragazzi di fronte al monitor, che siano capaci di decidere, di scegliere quando intervenire o meno, cioè quando un episodio è chiaramente errato o no".

Come giudica il vostro lavoro?

"Buono. Abbiamo avviato collaborazioni con l'Associazione Allenatori e l'Associazione Calciatori per permettere ai nostri arbitri di comprendere meglio le dinamiche. L'arbitro non deve conoscere solo le regole, ma deve essere un grande conoscitore del calcio". LEGGI ANCHE: Milan-Roma bollente per Fonseca: esonero se perde? Ecco cosa filtra >>>

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