Christian Abbiati, ex portiere ed ex dirigente del Milan, ha parlato in esclusiva a 'La Gazzetta dello Sport': ecco le sue dichiarazioni
Christian Abbiati, ex portiere ed ex club manager del Milan, ha parlato in esclusiva a 'La Gazzetta dello Sport'. Ecco, qui di seguito, uno stralcio delle sue dichiarazioni.
Ex Milan, Abbiati: "Dicevo qualcosa a un giocatore. Poi, però ..."
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Sulla stagione 2017-2018 da club manager del Milan cinese: “Non è andata benissimo. Quando ho comunicato che non avrei fatto un’altra stagione in quel ruolo, dentro di me mi sono detto “ma cosa ho fatto … non dovevo fare nemmeno questa”. Capitava che dicessi qualcosa a un giocatore, e dall’altra parte veniva detto il contrario. Per starmene lì a consigliare in quale ristorante mangiare, meglio rimanere a casa. È stato brutto, poi le cose sono migliorate quando è arrivato Gattuso”.
Su cosa farebbe se lo chiamassero al Milan il proprietario Gerry Cardinale o il Senior Advisor Zlatan Ibrahimović: “Ci parlerei. Ho imparato che non bisogna mai chiudere definitivamente le porte a qualcosa”.
Sul ruolo in cui si vedrebbe se dovesse rientrare nel mondo del calcio: “Club manager direi di no (ride, n.d.r.) e forse non ero nemmeno in grado di farlo. È un ruolo che richiede pazienza, devi essere un grande mediatore e io di pazienza non ne ho. Per me se qualcosa è “a”, resta “a”. Quindi, se mai tornassi, di certo non dietro la scrivania. Ho assistito a qualche trattativa con Mirabelli: il più delle volte mi sarei alzato”.