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Morleo: “Scudetto, Milan in pole. Pioli mi ha migliorato tanto” | ESCLUSIVA

Esclusiva Morleo Milan-Bologna

Archimede Morleo, ex giocatore rossoblu, ha parlato di Milan-Bologna di stasera e di Stefano Pioli, che lo ha allenato sotto le due torri

Redazione

Archimede Morleo, classe 1983, ha giocato nel Bologna per sette stagioni, dal 2010 al 2017 (140 partite tra Serie A, Serie B e Coppa Italia, con un gol all'attivo). Dei felsinei è stato anche capitano per tre anni, dal 2014 al 2017. Dall'ottobre 2011 al gennaio 2014 Morleo è stato allenato, sotto le due torri, da Stefano Pioli, attuale tecnico del Milan e rivale dei rossoblu questa sera a 'San Siro'. Con lui, dunque, abbiamo parlato in esclusiva dei rossoneri, di Pioli e della lotta per lo Scudetto in Serie A.

Morleo, che tipo di match si prospetta questa sera? “Il Milan è nettamente favorito. Tra l’altro ieri Napoli e Inter hanno vinto e i rossoneri devono rispondere. Mi sembra abbiano tutti i favori del pronostico”.

Archimede Morleo Bologna

Sotto quali aspetti il Bologna potrebbe insidiare il Milan? “C’è un fattore motivazionale. Siniša Mihajlović, al quale faccio un grandissimo in bocca al lupo, è in grande difficoltà. Il gruppo potrebbe compattarsi e regalargli una grande prestazione. Ma di fronte hai i primi della classe. Sarà molto complicato per il Bologna”.

Ha parlato del Milan come di “primo della classe”. A suo avviso, i rossoneri sono i favoriti numero uno per lo Scudetto? “Ci sono ottime chance che possa vincere il Milan. Appena dietro vedo il Napoli. Ora vediamo anche l’Inter, ma – ripeto – per me, i rossoneri sono in pole”.

In carriera ha affrontato tante volte Zlatan Ibrahimović: è ancora in grado di fare la differenza? “E’ ancora incisivo. Magari non come dieci anni fa, ma la classe è quella. Lo metto senza dubbio tra i primi tre avversari più tosti che ho affrontato in carriera…”.

E’ stato allenato tre stagioni da Pioli al Bologna: sotto quali aspetti sa essere maggiormente incisivo? “A me ha migliorato tanto. Il mister sa essere equilibrato. Per lui, la fase offensiva è fondamentale. Però cura minuziosamente anche quella difensiva. Da noi, a Bologna, pretendeva molto dagli attaccanti: dovevano sempre rientrare. Esigeva sempre movimento continuo in campo”.

Lo trova cambiato in rossonero? “Sicuramente ha maggiore consapevolezza, però mi sembra che – a livello concettuale – il suo “calcio corale” sia rimasto”.

Si aspettava che sarebbe approdato, in pochi anni, in un top club? “Ero certo che Pioli fosse un grande allenatore. Dopo aver allenato noi, è andato alla Lazio. Già lì si è reso protagonista di stagioni incredibili. Ho solo un dubbio…”.

Quale? “Non capisco perché venga sempre scelto come l’allenatore delle rifondazioni. Alla Lazio e all’Inter è stato così. Ora vediamo con il Milan…”.

Sono già diversi anni che è in sella alla panchina rossonera… “E’ vero, però non ho mai avuto l’impressione che gli venisse costruita intorno una squadra per vincere e dominare. Vedremo se, in rossonero, sarà così. Pioli è una garanzia”. Ibra si ritira? Il Milan prenota il sostituto! Le ultime news di mercato >>>

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