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Milan, Tassotti: “Sorpresa Maignan. Donnarumma? Non era innamorato” – ESCLUSIVA

Mauro Tassotti AC Milan

Mauro Tassotti, ex giocatore e allenatore del Milan, ha rilasciato un'intervista esclusiva ai nostri microfoni. Ecco cosa ci ha detto

Salvatore Cantone

Mauro Tassotti, ex giocatore e allenatore del Milan, ha rilasciato un'intervista esclusiva ai nostri microfoni. Tassotti ha parlato della più stretta attualità, soffermandosi sul gran momento che sta attraversando la squadra rossonera dopo la vittoria di Bergamo. Il tecnico, vice di Andrij Shevchenko, parla infine anche del suo futuro, dichiarando la sua voglia di tornare in campo il prima possibile. Ecco le parole di Tassotti in esclusiva per Pianetamilan.it

Buongiorno Tassotti. Come commenta l'ultima grande partita del Milan contro l'Atalanta?

"Ho visto la partita. Sto seguendo molto il Milan ultimamente, visto il tempo a disposizione. Il Milan gioca bene: non lo fa da adesso, ma già dallo scorso anno. Stanno crescendo molti giocatori e merita tutto quello che sta ottenendo. Giustamente è in Champions League e giustamente è seconda in Serie A, visto che il Napoli le ha vinte tutte, ma il Milan sta bene ormai da tempo. Sono contento di vederli giocare così perchè è davvero una squadra piacevole da vedere".

Proprio perchè lo sta vedendo spesso, qual è secondo Tassotti il punto di forza di questo Milan?

"Uno dei punti di forza è l'aspetto dinamico della squadra. E' una compagine che corre tanto e che ha giocatori forti tecnicamente. Giocando bene si sono elevate anche le prestazioni individuali. Leao, Tonali, Brahim Diaz sono cresciuti, mentre i quelli dell'anno scorso si stanno confermando come Theo Hernandez e Rebic ad esempio. Il Milan sta diventando sempre più forte, avendo messo dentro un giocatore come Tomori, che lo scorso anno ha dato un apporto importante. E' un giocatore che ha caratteristiche particolari. E' stato fatto un bel lavoro in dirigenza e Pioli sta facendo un gran lavoro".

Dalle parole di Tassotti sembrano esserci pochi dubbi. Il Milan può vincere lo scudetto

"Non so se sia la favorita numero uno, ma chi vorrà vincere lo scudetto dovrà fare meglio del Milan. Non sarà semplice. Per me la squadra di Pioli può vincere lo scudetto: non so se sia la candidata numero uno, ma è nella cerchia di squadre che può vincerlo. Quest'anno il Milan si sta confermando nonostante abbiano tanti infortunati: stanno facendo a meno di Ibrahimovic, hanno avuto tanti infortuni come Kessie e Bennacer, ma sono li".

In questa squadra c'è un singolo che l'ha particolarmente colpita?

"C'è più di un calciatore che ha fatto particolarmente bene. Mi piace molto la crescita di Sandro Tonali, che l'anno scorso era stato criticato, ma mi è piaciuto come si è comportato. Per rimanere al Milan ha rinunciato a un po' di soldi e sta raccogliendo quello che ha seminato. Sta giocando davvero bene".

Tra i singoli le faccio un nome: Mike Maignan. Si aspettava che potesse sostituire così bene un portiere come Donnarumma?

"Il ruolo del portiere era una questione delicata. E' andato via un campione come Donnarumma, che probabilmente è il più forte al mondo per quanto riguarda soprattutto l'età e le potenzialità. Maignan sta facendo bene perchè ha dimostrato una personalità fortissima. Comanda la difesa ed è sempre molto presente, abile con i piedi, tanto è vero che spesso ha fatto ripartire l'azione con i suoi rilanci. E' una sorpresa per me, perchè non lo conoscevo".

A proposito di Donnarumma, stasera si preannunciano fischi per lui a San Siro. Cosa ne pensa?

"E' difficile giudicare. Quando si firma un contratto si firma un contratto, altrimenti uno firmerebbe a vita. Questo significa che dopo 3-4 anni il rapporto può terminare. Evidentemente non si è innamorato del Milan a tutto tondo e ha pensato che per la sua carriera fosse meglio andare a Parigi. La storia deciderà se avrà fatto bene o meno. Non so se sia la scelta giusta. La gente non dovrebbe innamorarsi troppo dei giocatori perchè quest'ultimi hanno un contratto a termine e non è detto che il rinnovo debba per forza arrivare. Andare a giocare in un'altra squadra è un diritto del calciatore. Qualche volta ti manda via la società, qualche volta decidono i giocatori".

Ritorniamo al Milan. Quanti meriti ci sono di Maldini in questa rinascita rossonera?

"Maldini ha grandi meriti. La parte degli acquisti dipende molto da lui e da Massara. Hanno fatto un bel lavoro. La cosa più importante è stata la difesa di Pioli, cioè quando la società sembrava volesse cambiarlo. Alla fine è stato confermato dopo una situazione difficile, visto ad esempio quanto era successo a Boban dopo l'intervista alla Gazzetta dello Sport. Si è deciso alla fine di confermare Pioli, anche perchè lo meritava: da quel momento il Milan ha ripreso la propria corsa".

Chiudiamo con una domanda personale. Cosa c'è nel futuro di Tassotti dopo l'esperienza con l'Ucraina insieme a Shevchenko?

"Sono legato a Shevchenko e aspettiamo l'occasione giusta. Vediamo cosa succede. Non ho bisogno di riposo: non è massacrante allenare una Nazionale. Futuro in una Nazionale o in un club? Dipende dalle opportunità che si presenteranno". Milan, trovato l'erede di Ibra e Giroud in attacco: le ultime news >>>

 

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