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ESCLUSIVA – Verboom: “Meïté un mix tra Kanté e Pogba. Piacerà ad Ibra”

Bryan Verboom, ex compagno di squadra di Soualiho Meité (Getty Images)

ULTIME NOTIZIE MILAN NEWS - Bryan Verboom, in esclusiva ai nostri microfoni, ha parlato di Soualiho Meité, ex compagno di squadra allo Zulte-Waregem

Redazione

Esclusiva PianetaMilan, Verboom su Meité

ULTIME NOTIZIE MILAN NEWS - (Di Alessandro Schiavone)

Bryan Verboom e Soualiho Meïté sono stati compagni di squadra allo Zulte Waregem per sei mesi nella stagione 2016/2017 prima che il belga lasciasse il club della Jupiler Pro League per andare in Olanda al Roda Kerkrade. Grandi amici fuori dal campo, sono in contatto ancora oggi e Verboom, che gioca in Svizzera al Aarhus, ha raccontato il neo acquisto del Milan ai microfoni di Pianeta Milan.it.

Ciao Bryan, tu hai giocato sei mesi con Soualiho Meïté, neo acquisto del Milan, allo Zulte Waregem in Belgio nella stagione 2016/2017. Che tipo di persona è in campo e fuori?

"In campo Soualiho è uno che dà sempre tutto, un grande lavoratore e professionista serio. Fuori dal campo magari è un tipo 'relax' ma una volta che mette i piedi in campo non scherza ed è per questo che oggi il Milan lo ha preso".

Quali sono le sue qualità maggiori in campo?

"Se devo scegliere i suoi punti di forza dico che per un ragazzo cosi forte fisicamente e robusto corre davvero molto. Mi ricordo che quando eravamo entrambi allo Zulte Waregem lui era sempre nella top 3 della squadra quanto a chilometri fatti in campo".

Sei sorpreso dal trasferimento inaspettato dal Torino al Milan?

"Se sono sorpreso? A dir la verità si e no. Voglio dire, il Torino è un buon club del campionato italiano e lui con la maglia granata si è messo in luce e ha avuto un rendimento costante negli ultimi anni. La prossima tappa della sua carriera era di andare in un top club italiano e il salto di qualità ora l'ha finalmente fatto con questo trasferimento al Milan".

Meïté è un vero nomade del calcio. A 26 anni ha già indossato la maglia di sette club diversi in carriera. Come si spiega questa questa carriera da 'journeyman'?

"È vero che a 26 anni ha già giocato in sette squadre ma non bisogna dimenticare che debuttò giovanissimo con l'Auxerre (a 17 anni nel 2011 n.d.r), prima di passare al Lille che poi lo ha mandato in prestito allo Zulte Waregem. Grazie alle sue ottime prestazioni in Belgio il Monaco lo acquistò per poi girarlo in prestito al Bordeaux. È stato in grandi club, ma vista la giovane età forse era meglio per lui andare a giocare altrove in prestito piuttosto che di fare panchina in grandi club".

Secondo te lui ha le capacità per ritagliarsi il suo spazio in un centrocampo di qualità che ha tra le sue fila Tonali, Bennacer e Kessie?

"Se oggi è un giocatore del Milan significa che chi lo ha comprato ha visto in lui un giocatore che può essere utile alla causa e per aiutare il club a crescere. Al Milan mica comprano chiunque, credo gli uomini mercato del club rossonero sono abbastanza intelligenti per giudicare i giocatori e loro hanno sicuramente visto qualcosa in Meïté."

Dopo aver giocato in grandi club come il Lille, il Bordeaux e il Monaco in un buon campionato come la Ligue 1 e per un buon club come il Torino in un grande campionato come la Serie A, possiamo dire che il Milan è l'occasione della sua vita?

"Non so se è l'occasione della vita per Soualiho. Se farà bene con la maglia del Milan potrà andare in un club ancora più grande. Chissà. Lui adesso ha 26 anni ed è in un grande club come il Milan ma ha ancora tanti anni davanti a se nella sua carriera. Si dice che un giocatore sia nel pieno della maturità a 28 anni e lui ne ha 26. Vedremo..."

Nel giugno del 2017 il Monaco lo acquistò per prendere l'eredità di Tiemoué Bakayoko che era in procinto di trasferirsi al Chelsea. Anche al Milan adesso prende 'il posto' di Bakayoko visto che l'attuale centrocampista del Napoli era destinato al club rossonero in estate. Ma perché Meïté non è esploso nel Principato?

"Non ne abbiamo mai parlato di questa cosa, è meglio chiedere a lui perché ha fatto fatica a sostituire Bakayoko."

L'hai sentito dopo il suo trasferimento al Milan?

"Si, io e lui abbiamo parlato prima che si trasferisse al Milan ma come fanno tanti giocatori ha preferito non parlarne troppo prima dell'ufficialità. Però appena ha firmato mi ha mandato un messaggio dicendomi che era fatta. Io sono molto contento per lui perché è un amico e io sono sempre felice quando i miei amici hanno successo."

Meïté ha le spalle abbastanza larghe nel caso in cui Zlatan Ibrahimovic dovesse rimproverarlo e criticarlo?

"Lo sappiamo tutti che Zlatan spesso punge i suoi compagni di squadra perché vuole il massimo da loro. Zlatan è un ragazzo intelligente pronto ad aiutarti nei momenti di difficoltà in campo sopratutto se vede che dai tutto per il club. Sono sicuro che Meïté in campo si farà valere e farà il necessario per andare d'accordo con Zlatan."

Infine il tuo amico Meïté ti ricorda qualcuno? 

"È un mix tra N'Golo Kanté e Paul Pogba. Recupera tanti palloni come Kanté ma negli spazi ampi e nel gioco corto mi ricorda Pogba. Poi non dico che è Kante o Pogba, ma solo un mix tra i due. Ma ora che gioca in un grande club credo che migliorerà e si avvicinerà a loro".

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