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ESCLUSIVA – Saudati: “Milan, prendi Icardi. Maldini? Difficile fare come Galliani”

Luca Saudati, Andrea Pirlo e Clarence Seedorf in uno scontro di gioco (Getty Images)

ULTIME NOTIZIE MILAN NEWS - Luca Saudati, ex attaccante del Milan, è intervenuto in esclusiva ai nostri microfoni. Ecco tutti i temi trattati

Redazione

Milan, l'intervista esclusiva a Saudati (di Alessandro Schiavone)

ULTIME NOTIZIE MILAN NEWS - Luca Saudati, ex attaccante del Milan, è intervenuto in esclusiva ai nostri microfoni. Ecco tutti i temi trattati:

Il Milan è primo in classifica ma dopo due mezzi passi falsi con Genoa e Parma i punti di vantaggio sulla seconda si sono ridotti. L'Inter non ha le coppe e la Juve è sempre pericolosa. Come la vedi per il Milan nella lotta scudetto?

"Penso che il Milan dopo la vittoria col Sassuolo comunque ha fatto un passo in avanti e si sta consolidando al primo posto con merito. E' una delle poche squadre che sin dall'inizio ha iniziato a giocare molto bene. E' una squadra quadrata che fa sempre tanti gol durante le partite. Nonostante le tante assenze dell'ultimo periodo, vedi anche l'infortunio di Ibrahimovic, comunque è riuscita a trovare una quadratura e riesce a vincere partite che sulla carta sembravano complicate".

Si parla molto di Gianluca Scamacca al Milan. Cosa pensi del giovane attaccante del Genoa? È da Milan? A quale attaccante del passato somiglia?

"Scamacca non lo conosco e quindi non posso esprimere un giudizio. Credo che accanto a un giocatore di talento ed esperienza come Ibrahimovic affiancare un giovane possa essere solo un bene".

Quindi meglio la giovinezza e la fame di Scamacca dell'esperienza e dell'usato sicuro di Graziano Pellè? Anche lui è in orbita Milan… 

"Pellè sinceramente non mi faceva impazzire già prima quando era in Italia. Non credo che dopo anni in Cina possa essere determinante nel Milan. Però è anche vero che nel calcio non si può mai parlare perché ogni volta che esprimi un giudizio poi alla fine puoi essere smentito. Però meglio un giovane attaccante da affiancare ad Ibra."

Come giudichi il lavoro di Maldini dirigente?

"Maldini sta lavorando molto bene anche se magari all'inizio si diceva che non aveva grosse esperienze. Lui è un grandissimo nome e un grandissimo uomo. Quindi quando si muove, non solo a livello personale ma anche per rappresentare il Milan, è una persona che ha tantissimo rispetto da parte degli altri. Con un Milan così può fare solo che bene. Questa situazione gli può giovare perché il progetto Milan possa avere ancora più blasone e serietà. E decollare…”

Il Galliani degli anni d'oro tra il 1986 e il 2011 era forse uno dei migliori dirigenti al mondo. Secondo lei Paolo Maldini ha la stoffa per fare una carriera simile al suo predecessore?

"Io glielo auguro però Paolo è giovane e sono due Milan completamente diversi. Il primo era il Milan dell'epoca Berlusconi che aveva altri progetti e comprava giocatori già affermati e Palloni d'oro. Invece oggi si tende più ad acquistare giovani di prospettiva e la conseguenza è che forse i risultati non saranno gli stessi dell'era Galliani-Berlusconi. Però io auguro a Paolo di fare almeno il cinquanta per cento di quello che ha fatto Galliani e di vincere trofei. Ripercorrere le orme di Galliani sembra qualcosa di irripetibile per qualsiasi altro dirigente. Però non si sa mai, Maldini è molto bravo."

Ti aspettavi questa crescita esponenziale di Bennacer quando lo vedevi giocare nel Empoli?

"Che Bennacer fosse fortissimo si era già visto a Empoli. Io seguo anche l'Empoli quindi mi era già stato confermato dagli addetti ai lavori che fosse un gran giocatore. Ma non credevo che al Milan potesse essere cosi determinante, importante e soprattutto imprescindibile. Di giocatori con caratteristiche come quelle di Bennacer ce ne sono sempre di meno nel nostro campionato. Ha una forte personalità, cattiveria agonistica e caratteristiche tecniche importanti. E c'è un motivo se Pioli gli ha dato le chiavi del centrocampo del Milan nonostante la giovanissima età".

Un giudizio su Theo Hernandez: è il miglior terzino sinistro del mondo?

"Assolutamente sì, Theo è il migliore al mondo nel suo ruolo. Definirlo terzino forse è riduttivo perché fa anche l'ala e nell’ultimo anno è migliorato molto anche sotto l'aspetto difensivo. Dal punto di vista offensivo ha delle fantastiche qualità atletiche e di dribbling. In tutti i settori crea, spacca le linee, fa gol e assist. Per me è un giocatore fantastico e non so addirittura come non possa essere convocato dalla Francia. Un giocatore cosi è veramente eccezionale".

A Leonardo piace tantissimo Ismael Bennacer. Si dice che Maldini abbia un debole calcistico per Mauro Icardi. Chi ci guadagnerebbe in un ipotetico scambio tra Milan e PSG?

"Bennacer è un ottimo giocatore, ma non so chi ci guadagnerebbe in uno scambio con Icardi. C'è bisogno di lavorare in prospettiva per l'anno prossimo. Ibrahimovic ha una certa età e va immediatamente trovato un altro attaccante che possa garantire i gol che fa lui. Per il Milan potrebbe diventare un grosso problema lottare per i primi posti senza Ibrahimovic. Tutte le altre squadre, e mi riferisco a Juve e Inter, hanno ripreso a camminare forte e hanno davanti gente che determina molto mentre il Milan ha solo Leao e Colombo...".

Da ex rossonero ti piacerebbe vedere l'argentino al Milan? Da Seedorf a Pirlo passando per Simic, gli ex Inter al Milan hanno sempre fatto bene e poi Ibra non è eterno... Icardi potrebbe sposarsi bene con le caratteristiche di Zlatan? ( se rimane un altro anno ndr)

"A me Icardi piace molto, è un ottimo giocatore. Per qualità e caratteristiche è un attaccante che partecipa meno alla manovra ma è quella classica punta che in area di rigore è rispettato da tutti. Se gli capitano tre palloni fa due gol ma bisogna vedere nelle condizioni in cui è ora e se può essere utile al Milan. Sicuramente il passato e la storia di Seedorf, Pirlo e Simic può essere ripetuta con Icardi perché sarebbe un ottimo acquisto per il Milan, ma bisogna vedere se rientra nei piani della società e di Mister Pioli".

Cosa pensi di Davide Calabria? Da 'dead man walking' a protagonista in pochi mesi. Davide può fare una carriera alla Zambrotta?

"Calabria mi piace perché nonostante non abbia un fisico moderno come si vuole oggi nel calcio, è un giocatore che ha grandissima intensità e velocità. Tecnicamente poi è migliorato tantissimo e mi piace come giocatore, ma non so se può fare la carriera di Zambrotta. È ancora presto. Secondo me sono due giocatori un pò differenti quindi su questo aspetterei prima di paragonarlo a uno come Zambrotta. Però sta facendo molto bene e mi sta piacendo quest'anno, è in ripresa e fa meno fatica rispetto all'anno scorso, come un pò tutta la squadra".

Nel 2007 segnasti al Milan, esultando anche. Cosa c'era in quell’ esultanza? Rabbia? Rivincita? Vendetta? 

"Si, è vero che esultai nel 2007. Ma io sono nativo di Milano e sono stato al Milan dieci anni. Con il club rossonero ho esordito in Champions League e in campionato. Ho avuto la fortuna di giocare nel Milan dei campioni. Il Milan è stata la mia seconda famiglia e mi ha dato tantissimo, quindi non era assolutamente un'esultanza di rabbia. Feci il primo gol al Milan col Perugia, nel 2000 credo, quando vincemmo a San Siro e Serse Cosmi non la prese bene dicendomi che nel calcio bisogna esultare. Ma da milanese a milanista non condividevo questo suo pensiero in quel momento. Però negli anni a venire quando feci gol al Milan, uno nella stagione 2006/2007 credo e l'altro a fine 2007, esultai perché il gol è stata una liberazione in quel momento. La squadra poi non era partita molto bene (sconfitta 3-1, Saudati segnò il gol del momentaneo pareggio ndr) e avevamo avuto delle sensazioni positive di vincere quel match contro una squadra piena di campioni che pochi mesi dopo vinse la Champions. Ma nella mia esultanza non c'era rabbia, io ho sempre rispettato quei colori e quella società che mi ha dato tantissimo. La stessa cosa vale per il gol nel 2007 (l'Empoli sbancò San Siro 1-0 ndr) dove avevo solo una gran voglia di vincere con la mia squadra e di uscire da una partenza di campionato non facile".

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