NEWS MILAN- Presente ma anche passato e futuro. Milan, e non solo. Si è parlato di tanti aspetti del calcio di oggi e di ieri con l'ex allenatore Franco Colomba. In esclusiva per PianetaMilan.it, il tecnico di Grosseto (con un passato sulle panchine di Novara, Salernitana, Reggina, Napoli, Livorno, Avellino, Cagliari, Verona, Ascoli, Bologna, Parma e Padova) ha svelato anche qualche aneddoto della famosa partita della prima stella rossonera.
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ESCLUSIVA – Colomba: “Sciocco cambiare Pioli. Rivera? Evitò una tragedia…”
L'ex allenatore Franco Colomba, in esclusiva per PianetaMilan.it, ha parlato di presente ma anche di passato con tanti ricordi che lo legano al Milan
Colomba partiamo dall'attualità. E' favorevole al possibile ritorno in campo della serie A?
"L'auspicio degli amanti del calcio è che possa ricominciare. Chiaro che bisogna scontrarsi con l'esigenze sanitarie di questa malattia e di questo virus che impongono la sicurezza più totale. Se questa sarà trovata, coinvolgendo tutte le strutture di supporto, è giusto ripartire. Il calcio è un fenomeno importante in Italia con una valenza sociale. Servirebbe anche ad alleviare le difficoltà di questo periodo, c'è tanta voglia di calcio".
Il Milan, se dovesse ripartire, ripartirà con Stefano Pioli in panchina. Prevede un altro cambio a fine stagione?
"Io le voci che vorrebbero questi cambiamenti non le capirò mai. Pioli, in un momento delicato come quello che sta attraversando il Milan da tempo, ha dato la sua impronta. E' una persona intelligente, misurata ed equilibrata. Mi sembra sciocco pensare di cambiarlo. Ai rossoneri serve serenità, non un altro cambio per andare a parare non si sa dove. Stefano Pioli è un ottimo allenatore, sostituirlo non è una cosa positiva".
Donnarumma è da trattenere un altro anno?
"Donnarumma è un portiere importante, tra i migliori che ci sono in giro. Il Milan, tuttavia, ha necessità di incassare e venderlo potrebbe essere un sacrificio necessario per costruire una squadra con giocatori di livello. Va detto che il portiere può essere un pilastro dell'undici e privarsene potrebbe essere un problema. Altro aspetto, c'è di mezzo Rajola e non sarà una trattativa facile sotto tanti punti di vista perchè sono tanti i discorsi in campo".
L'ha impressionata la crescita di Rebic nella seconda parte di stagione?
"Ante Rebic si è dimostrato più bravo rispetto alle precedenti esperienze italiane, tra cui quella di Firenze. E' un buon giocatore ma tutti quelli che ruotano intorno ad Ibrahimovic diventano bravi. Ricordo Antonio Nocerino che nel 2011-2012 fece una grande stagione proprio in questo modo".
C'è un ricordo che la lega al Milan in modo particolare?
"Ero molto amico di Stefano Chiodi (al Milan dal 1978 al 1980 ndr) che giocava con me a Bologna prima che Rivera lo portò letteralmente al Milan. Avevamo un gran bel rapporto di amicizia".
Sul campo invece?
"Bellissimo fu un Milan-Reggina terminato 2-2 nella stagione 1999-2000 con Belardi che parò un rigore a Shevchenko alla fine. Lì capimmo che ci potevamo salvare bene"
Lei era presente anche a quel Milan - Bologna del 6 maggio 1979. La "partita della stella"
"Ricordo tutto, terminò 0-0 così che il Milan vinse la stella e noi ci salvammo. Ci fu un episodio incredibile prima della gara che non mi potrò mai scordare. C'erano troppi tifosi ammassati in un settore pericolante, si sarebbe rischiata la tragedia. Rivera, con tutta la sua personalità, andò a parlare ai tifosi e li convinse a spostarsi. Si allontanarono e la partita iniziò regolarmente".
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