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TORINO-MILAN

Torino-Milan, Juric: “Ora abbiamo sana ignoranza, vittoria giusta”

Ivan Juric Torino
Juric, tecnico granata, ha parlato in conferenza stampa dopo Torino-Milan, partita della 12^ giornata della Serie A 2022-2023.

Stefano Bressi

Il tecnico granata Ivan Juric ha parlato in conferenza stampa al termine di Torino-Milan, partita della 12^ giornata della Serie A 2022-2023 svoltasi allo stadio 'Olimpico - Grande Torino'. Ecco, dunque, le sue dichiarazioni.

Come ha fatto a far rinascere Pellegri: "È qui da dieci mesi, il Milan ci ha provato per sei mesi perché chi capisce di calcio sa le sue potenzialità. Ora si è messo a posto e sta lavorando con continuità facendo bene. Ci voleva pazienza".

Se è stata una prova di maturità: "La squadra è giovane, bisogna mantenere equilibrio, con calma e serenità. Godersi il momento, non illudersi e non deprimersi. Ci sono momenti positivi e negativi. Bisogna mantenere la calma".

Cosa ha pensato quando non ha rivisto Rafael Leao: "Pensavo che Rebic è forte e che bisognava stare attenti. Sicuramente voleva dare una scossa e ha provato a farlo con un cambio".

Quanto è stata importante la partita col Cittadella in Coppa Italia: "Può essere che ci siamo ripresi lì, dopo la delusione del derby, non abbiamo fatto una partita bellissima, ma molto concentrata e tosta. Ci siamo ripetuti a Udine e anche oggi ho visto determinazione e voglia di portare a casa il risultato".

Se si è tolto un macigno battendo una grande: "No, non avevo questo gran peso".

Cosa ha detto alla squadra: "Erano felici, non ci siamo parlati".

Quanto la squadra sta crescendo sul fronte della personalità: "Hanno fatto due azioni all'inizio pericolose, una da fallo laterale con palla recuperata da Pobega e poi una in cui ci siamo addormentati. La vita è così, magari lì potevano fare gol. Gli episodi determinano l'andamento. Poi abbiamo concesso poco".

Se ha trovato il Torino nel momento più difficile: "La squadra e i singoli hanno alti e bassi, abbiamo fatto anche cose buone prima. Ora c'è sana ignoranza, più cattiveria. Guadagnare il fallo, gestire situazioni. Anche i particolari portano alla vittoria. Speriamo che duri, ora c'è il Bologna ed è di nuovo difficile".

Se ha fatto sfogare il Milan all'inizio: "Io non capisco quando si parla di far sfogare gli avversari. Non esiste, magari fanno gol. Loro hanno fatto bene all'inizio. Sono state due occasioni sporadiche, ma sono partite in modo più intenso. Poi penso che la squadra sia stata sul pezzo e concentrata".

Cosa ha detto all'arbitro: "Di insulti zero, niente parolacce. Mi sembrava fallo netto. Dopo l'Inter l'anno scorso sto attento alla loro spiegazione perché è inspiegabile. Poi oggi rivedendola forse non lo è. Ci vuole comprensione da parte loro, niente insulti".

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