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Panchina Milan, Fabregas: “Non mi hanno chiamato”. Poi tiene aperta una porta

Cesc Fàbregas Como
Cesc Fabregas, allenatore del Como, ha rilasciato alcune dichiarazioni su un possibile futuro sulla panchina del Milan
Fabio Barera
Fabio Barera Redattore 

Cesc Fabregas, allenatore del Como, ha rilasciato alcune dichiarazioni in conferenza stampa a due giorni dalla sfida contro il Lecce, soffermandosi ancora una volta sul possibile futuro sulla panchina del Milan. Ecco, dunque, le sue parole in merito riportate da 'Lariosport'.

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Sul no a Milan e Roma: "No, non mi hanno chiamato. Io sono focalizzato sul Como, io sono onesto con Suwarso, ciò che è stato iniziato va avanti e la mia onestà e fedeltà è a lui e al Como".


Sul perché non dice che resterà al Como al 100%: "Perché non è finita la stagione, perché mi devo sedere con il club per capire se la crescita è stata in linea con le aspettative. E dobbiamo sapere tutti insieme dove vogliamo andare. Quest’anno la salvezza era la prima cosa. Poi tutto può cambiare, se l’esigenza della società è andare tra le prime 10 o in Europa. Finiamo la stagione e poi scopriremo le carte, confrontandoci con serenità. Se Como pensa che sono la persona giusta, se la crescita è giusta. Voglio sapere tutto, ovviamente qua sto benissimo e sarei contento di continuare. Normale, se si fa bene le offerte arrivano. Io sono molto coinvolto in questo progetto, ovviamente non dipende solo da me".

Su Nico Paz e Moreno: "Paz si è allenato e sta bene. Giocherà? Vediamo, mi è piaciuto molto il centrocampo con il Torino. Moreno sta bene, ha ricevuto un colpo da Butez nel finale, ma è a posto".