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CONFERENZA

Milan-Fiorentina, Pradè: “Rigore scandaloso, sceneggiata senza senso. Io colpevole, non Pioli”

Stefano Bressi
Stefano Bressi Inviato, responsabile social, redattore 
Daniele Pradè, direttore sportivo viola, ha parlato in conferenza dopo Milan-Fiorentina, partita della 7^ giornata della Serie A 2025-2026

Daniele Pradè, direttore sportivo viola, ha parlato in conferenza stampa al termine di Milan-Fiorentina, partita della 7^ giornata della Serie A 2025-2026 che si è svolta allo stadio 'Giuseppe Meazza' di San Siro, a Milano. Ecco, dunque, le sue dichiarazioni.

Sul rigore: "Posizione chiara. Rigore scandaloso. Sceneggiata senza senso. Scandaloso che il VAR richiami una decisione dell'arbitro, quando bisogna richiamare solo per grave errore. Non va bene perché oggi la squadra si è impegnata, ci ha messo anima e cuore. Siamo amareggiati, delusi, incazzati".

Sulla classifica: "L'unica persona che ci può tirare fuori dalla situazione, siamo solo all'inizio ma nessuno se lo aspettava perché abbiamo 3 punti e siamo in zona retrocessione, è Pioli. Se qualcuno deve essere cacciato o dimettersi sono io. Ho avuto 90 milioni per fare il mercato, sono dispiaciuto. Il tempo darà ragione alla squadra, ha valori importanti. Stasera fa male perché ci sentiamo defraudati. Non sarà facile parlare coi ragazzi, il viaggio di ritorno sarà duro e poi dobbiamo già pensare a giovedì. Pioli deve capire cosa non va. Oggi non saprei dire cosa non va. Sapevamo che erano forti, abbiamo fatto una grande partita".

Se sta pensando a dimettersi: "Ora a caldo direi cose stupide. Ho detto che se qualcuno va cacciato sono io. Se c'è una contestazione deve essere nei miei riguardi. Con ciò che ho speso dovevamo stare più su. Se hai così tanti soldi e si in questa posizione, di qualcuno sarà la colpa..."


Cosa ha sbagliato: "Non vedo altri colpevoli oltre me. Ci devo riflettere. Non posso dire nulla su Pioli, lavora sodo e la squadra lo segue. Stagione strana, partita con partite fuori. Gol al 95' a Cagliari, poi lo stadio non ci può aiutare. Oggi c'erano 71.500 persone, noi neanche 22.000. Vedere la curva dall'altra parte è diverso... Un insieme di cose, non colpevolizzo nessuno se non me stesso".

Se ha parlato con l'arbitro: "Non sarei gentile, meglio non andarci".

Se teme di dover lottare per la salvezza: "Siamo alla settima, se pensiamo alla salvezza vuol dire che la stagione va buttata. Non voglio pensarci. Gli obiettivi erano altri. Finora è mancato solo un titolo. Quest'anno vogliamo questo".

Sulla poca proposta di gioco e se c'è un tempo: "Non sono d'accordo sulla partita di oggi. L'abbiamo preparata così e l'abbiamo sbloccata. Potevamo vincere. Ogni partita ha una tattica diversa. Soprattutto a inizio secondo tempo non abbiamo fatto male. Poi non siamo spettacolari, ma ciò che conta è il risultato. Ora devi stare vicino ai giocatori, non arrabbiarmi. Tutti hanno fatto il loro dovere. Kean ha giocato con una caviglia, Gosens con un risentimento. Vogliono stare dentro e sanno che è un momento difficile. Zona retrocessione, ma siamo alla settima".