Sergio Conceicao, allenatore rossonero, ha parlato in conferenza stampa al termine di Juventus-Milan, partita della 21^ giornata della Serie A 2024-2025 che si è svolta all'Allianz Stadium di Torino. Ecco, dunque, le sue dichiarazioni.
CONFERENZA
Juventus-Milan, Conceicao: “Dobbiamo farci un esame di coscienza”
Sul primo tempo tra i migliori e sul perché la squadra non è scesa in campo nella ripresa: "Proprio così. Il primo passo per vincere è volerlo. Siamo entrati bene nel primo tempo, abbastanza. Abbiamo creato le occasioni per finirlo in vantaggio, loro hanno creato un'occasione sola, noi almeno 3. Eravamo in partita e stavamo bene a livello di organizzazione, per come abbiamo preparato la partita. Il secondo tempo è uscito fuori il Milan che conoscete. Sono io il responsabile, prendo le responsabilità, ma ognuno deve farsi un esame di coscienza e deve capire che serve l'atteggiamento giusto. Eravamo contro una squadra forte, dobbiamo capire le situazioni. Mancata aggressività. Devo cambiare la mentalità, ma ho detto ai ragazzi che devono farsi un esame di coscienza. Altrimenti una partita siamo su e una giù. Dobbiamo avere la base. Poi se a livello tattico non stiamo bene ci metto la faccia, ma dobbiamo avere la base, ciò che fa vincere le partite. Altrimenti poi parliamo di aspetti tattici, ma ci dimentichiamo ciò che è più importante. Nel secondo tempo ci è mancato tutto".
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Se è preoccupato: "Sì, sto pensando a cosa posso e devo fare per cambiare l'ambiente anche nello spogliatoio e attorno alla squadra. Nelle partite precedenti abbiamo fatto risultato, ma dobbiamo fare di più. Abbiamo tante partite davanti, mercoledì abbiamo già una partita decisiva. Altrimenti non hanno bisogno di allenatore, una vincono e una perdono..."
Una sua indicazione in termini di mercato: "È un discorso che farò con la dirigenza. Stiamo parlando tutti i giorni per trovare la soluzione. Basta vedere i cambi della Juventus e i nostri, con rispetto. Anche se non è una scusa. Sono entrati anche bene e non è quello il problema. Neanche per stanchezza, siamo a metà stagione. Abbiamo tutto per recuperare. Non trovo scuse. Però se mi chiedono se vorrei qualcosa ovviamente sì e stiamo parlando".
Sulle parole di Fonseca sull'atteggiamento: "Io sono l'allenatore e devo cambiarla io. L'ho detto all'inizio e sono il responsabile. Troverò la soluzione per non arrivare a questi momenti in cui c'è organizzazione e manca altro. Sono io che devo cambiare. Ovviamente è una missione possibile, non mi arrendo mai. La mia salute ne risente, perché non dormo, ci penso sempre e c'è lo stress, ma se mancasse sarebbe peggio. Sono qui per lavorare e guardare avanti. Mi pagano per questo".
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