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Conferenza Tomori: “Dobbiamo credere allo Scudetto, non abbiamo paura” / NEWS

Fikayo Tomori, neo difensore del Milan, si presenta in conferenza stampa

Ecco la conferenza stampa di presentazione di Fikayo Tomori, nuovo difensore del Milan. Queste tutte le sue dichiarazioni

Renato Panno

Conferenza Tomori: ecco la sua presentazione alla stampa

"Fikayo Tomori, classe 1997, ha firmato nei giorni scorsi per il Milan. Contratto di sei mesi, fino al 30 giugno 2021, con diritto di riscatto fissato a 28 milioni di euro.

"Oggi, alle ore 14:00, l'ex Chelsea parla in conferenza stampa al 'Milanello Sports Center'. È la sua presentazione ufficiale da nuovo difensore rossonero. Restate su 'PianetaMilan.it' per non perdervi neanche una dichiarazione in diretta del giocatore inglese.

+++ MILAN, ECCO LE PAROLE DI TOMORI +++

Quasi tutto pronto, a Milanello, per le prime parole di Tomori. Si parte alle ore 14:00.

Inizia la conferenza.

Sul suo modo di essere

"Sono molto contento di essere qua, di giocare di nuovo e di trovare club in un momento positivo e di aiutarlo come mercoledì scorso. Purtroppo non abbiamo vinto ma voglio dare il mio contributo con determinazione".

Sulla profumo di Premier League nel Milan

"Anche in Premier tutte le partite sono giocate con velocità e aggressività. Il derby è una partita intensa, avviene in Inghilterra e qui ho sentito lo stesso spirito e intensità".

Sul perché ha scelto il Milan

"Al Milan hanno giocato tanti grandi difensori come Maldini, Nesta e Baresi. Voglio far parte della storia del Milan, fin dal primo giorno quando ho visitato il Museo ho respirato la tradizione di questo club. Sono convinto di aver preso la decisione giusta a venire qui, voglio partecipare ai successi del Milan".

Se crede nello scudetto

"Si certo. Sono arrivato qui con la squadra in cima alla classifica, lo scudetto è un obiettivo in cui tutti noi crediamo. Il Milan ha vinto tantissimi trofei e lo scudetto sarebbe un altro titolo da aggiungere. Ci dobbiamo credere e non dobbiamo avere paura di parlarne. Voglio contribuire a tutto questo".

Sulla chiamata di Maldini e se si sente più vicino al Milan dopo l'esonero di Lampard

"Quando mi ha chiamato Maldini non ho avuto dubbi, sappiamo tutti che è stato il più grande difensore. Quando il mio procuratore mi diceva che mi cercava Maldini non ci ho pensato due volte. Lampard è stato il mio mentore, ho giocato al Chelsea da quando avevo 7 anni, ma non si può dire se mi sento più vicino o lontano. Ora sono al Milan e sono concentrato a fare bene per il club".

Sul trasferimento dall'Inghilterra in Italia

"Sono venuto qui in Italia e nonostante la barriera linguistica mi hanno aiutato tutti. E' stato un adattamento molto facile. Ho sempre desiderato fare un'esperienza nuova fuori dall'Inghilterra. Mi ha sempre attratto andare in un altro paese. L'Italia è il posto migliore per crescere sia come calciatore che come persona".

Sulle differenze con il calcio inglese

"Sapevo che avrei trovato delle differenze tattiche rispetto al calcio inglese, sempre molto basato sull'attacco e intenso. Qui devo pensare a dove posizionarmi nel campo e non devo agire d'istinto. Mi voglio evolvere dal punto di vista calciattico, sono pronto ad imparare per migliorarmi. Non c'è posto migliore di questo".

Sui giovani inglesi che vanno all'estero

"Credo che sia una cosa positiva. Anche in Inghilterra si comincia a pensare che non esiste solo la Premier League. I ragazzi sono pronti a fare esperienza all'estero, questo è stato un esempio per noi perché prima i calciatori inglesi non volevano andare all'estero. Ma è positivo, questo può anche aiutare la nazionale inglese per uscire dalla propria confort zone".

Sulla sensazione di allenarsi con Ibrahimovic e Mandzukic

"Bellissima sensazione allenarsi con giocatori del calibro di Ibra e Mandzukic. Sono giocatori che hanno raggiunto livelli altissimi. Posso imparare da loro dentro e fuori dal campo. Sono pronto ad imparare dalla loro personalità, voglio cogliere il meglio da loro".

Su Herbert Kilpin e sulla sintonia con Romagnoli

"Molto bello sapere di essere in un club fondato da un inglese. Approfondirò questa cosa. Spero di dare il meglio in questo club per molto tempo, il mister giudicherà se posso farlo. Giocare con Romagnoli è stato positivo, spero che faremo molte altre partite. Al momento dobbiamo aiutarci nella comunicazione, lui non parla inglese e io non parlo italiano, ma ci capiamo già molto bene. Faremo bene anche per il futuro".

Su Thiago Silva

"Ho parlato con lui, ma non solo. Con Jorginho, Emerson, Rudiger, che hanno giocato in Italia. Con Thiago ho parlato non in modo approfondito, ma è stato molto rassicurante. Non ne avevo bisogno, ma ha detto cose molto belle. Ma del resto tutti, sia del Milan che dalla Serie A".

Sui messaggi di affetto dei tifosi del Chelsea

"Sono stato contento di questo affetto dovuto probabilmente al fatto che ho cercato di dare sempre il meglio al Chelsea. Questo è l'obiettivo anche al Milan, fare bene e contribuire alle vittorie della squadre".

Sull'avversario principale per lo scudetto

"Noi siamo qui per vincere lo scudetto, non dobbiamo avere paura. Sono molte le squadre che vogliono raggiungere l'obiettivo, ma dobbiamo concentrarci su noi stessi. Non è una battaglia solo contro una squadra, tutte le squadre ambiscono a dare il massimo. Dobbiamo cercare di non sentire troppo la pressione dal punto di vista mentale".

Sulla sua posizione preferita in campo

"Direi che io non presto attenzione alle posizioni. Dove devo giocare gioco. Ascolto quello che mi dice il mister e sono pronto a giocare nella posizione migliore. La mia ambizione principale è di fare bene a prescindere dalla posizione".

Finisce la conferenza di Tomori.

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