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Conferenza Roma-Milan, Pioli: “Vogliamo essere dei vincenti” | LIVE NEWS

Stefano Pioli (allenatore AC Milan) oggi in conferenza stampa alla vigilia di Milan-Inter (Serie A 2020-2021) | AC Milan News (Getty Images)

Pioli, tecnico rossonero, introduce i temi principali di Roma-Milan in conferenza stampa a Milanello. Ecco tutte le sue parole, raccolte live

Stefano Bressi

Roma-Milan, le parole di Pioli in conferenza

Come di consueto, alla vigilia di Roma-Milan, ecco la conferenza stampa di Stefano Pioli. La sfida si disputerà domenica sera, alle ore 20:45 allo Stadio Olimpico. La gara sarà valida per la 24^ giornata della Serie A 2020-2021. Il tecnico rossonero Pioli si troverà finalmente con la rosa quasi al completo, anche se ancora senza Ismael Bennacer Mario Mandzukic. L'allenatore emiliano, però, promette battaglia per ritornare vicini al primo posto in classifica dell'Inter. Intanto, ecco come è andata la partita di oggi della Primavera >>>

LE DICHIARAZIONI DI PIOLI

Sui guizzi della Roma che possono mettere in difficoltà il Milan: "Innanzitutto complimenti perché conosci bene gli avversari. Presentano tante soluzioni offensive, con velocità. Dzeko è un punto di riferimento, ma hanno fatto ottimi risultati anche senza di lui. Tengono bene il campo, dobbiamo avere grande lucidità e compattezza".

Sulle parole di Kjaer di continuare così: "Possono cambiare qualche posizione, ma l'abbiamo sempre fatto con un sistema di gioco elastico. Il nostro percorso però è chiaro e le parole di Kjaer dimostrano le nostre convinzioni. Ha detto anche che è bene giocare con i più forti. Ora arriveranno. Abbiamo fatto tanto per arrivare a questo momento, ci arriviamo dopo aver superato il turno. Stiamo cercando di diventare una squadra vincente. I perdenti restano sulle sconfitte, i vincenti cercano soluzioni".

Se è uno scontro diretto: "Sì, la classifica dice questo. A differenza dell'anno scorso, quest'anno tutte e sette siamo lì in pochi punti. Sono dietro di soli sei punti, stanno facendo bene come noi. Vale tre punti come le altre, ma è uno scontro diretto e quindi i punti valgono doppio. Ora è il momento di spingere, anche in vista dello United".

Se il Milan giocherà in modo chiuso: "L'importante è fare scelte tattiche precise. Quando vogliamo essere aggressivi dobbiamo farlo bene, in modo forte. Quando non possibile aspetteremo. Conosciamo le forze dei nostri avversari, cercheremo di limitarle e di esaltare le nostre".

Sull'assenza di gol nelle ultime partite: "Credo che solo nella brutta prestazione con lo Spezia non abbiamo creato, nelle altre abbiamo avuto occasioni. Dobbiamo tornare a giocare nella metà campo avversaria. Più siamo lì e più abbiamo possibilità di segnare e meno di subire".

Sull'importanza della prestazione: "Le cose vanno di pari passo. Per fare risultato domani dovremo per forzare fare una prova positiva per 95 minuti".

Sulle prime critiche dopo risultati negativi: "È normale, siamo stati elogiati tantissimo dopo risultati eccezionali e ora non abbiamo giocato all'altezza e veniamo giustamente criticati. Nello spogliatoio non cambia niente, crediamo nelle nostre idee e nelle nostre qualità. Entriamo in un momento decisivo, da marzo in avanti si decide campionato ed Europa League. Volevamo essere protagonisti, ci siamo arrivati. Le critiche devono darci qualcosa in più".

Se può giocare Tomori: "Sta facendo bene e ha belle caratteristiche, si è inserito velocemente. Vedremo. Tutti a disposizione a parte Mandzukic, Maldini e Bennacer. Sceglierò il miglior undici".

Se il Milan guarda avanti o indietro: "Guarda alla partita di domani. Poi guardereo la classifica. Inutile guardare indietro o avanti. Vogliamo tornare a vincere, non abbiamo paura di nessuno. I conti si fanno alla fine. Non ci siamo esaltati e ora non dobbiamo deprimerci. Sappiamo che dobbiamo fare di più".

Su Romagnoli: "Andare sul singolo non mi piace. Stiamo cercando soluzioni, non colpevoli. Dobbiamo migliorare le prestazioni, ci sta in una stagione lunga che un giocatore possa perdere condizione. Dobbiamo lavorare bene di squadra".

PM - Cosa è cambiato rispetto al Milan che non perdeva mai: "Il fatto che la differenza è sottile, se diminuisci il livello delle prestazioni vai anche incontro a delle sconfitte. Dobbiamo rialzare il nostro livello per avere più possibilità di vincere che di perdere".

Su Ibra a Sanremo: "Avete parlato voi, non noi. Entra in campo e pretende tanto, è bene che continui così. È motivato e sereno, concentrato sulla partita di domani come tutti".

Su Rebic: "Sta bene, solo che nell'ultime partita e a Belgrado è stato meno preciso ed efficace, ma sta bene. L'importante è che si faccia trovare al posto giusto, poi tornerà determinante".

Perchè credere ancora nel Milan: "In questi tredici mesi abbiamo dimostrato di avere qualità e un'identità precisa. Si parte da quella base per tornare al vertice".

Sul pressing meno alto: "Nella pressione dobbiamo essere più decisi e più forti. Da lì nasce la possibilità di recuperare prima palla e più vicini alla porta avversaria per essere pericolosi".

Sui tanti lanci: "È vero e quindi non riusciamo ad alzare il baricentro, con la squadra lunga e meno giocatori in fase offensiva. Un buon palleggio è un aspetto che dobbiamo sviluppare meglio".

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