Ecco quali potrebbero essere i nomi dei 10 membri della Sino-Europe Sports che dovrebbero acquistare il Milan da qui ad un mese.
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Cessione Milan, ecco i possibili 10 della Sino-Europe Sports
Ecco quali potrebbero essere i nomi dei 10 membri della Sino-Europe Sports che dovrebbero acquistare il Milan da qui ad un mese
Come analizzato da Pasquale Campopiano per corrieredellosport.it, il fondo cinese che vuole il Milan è un fondo di private equity chiuso con lo scopo di di ristrutturare e rivalutare le società che attraversano momenti di crisi, risanarle e poi quotarle in borsa per ricavarne un profitto nel prossimo futuro.
L'operazione finanziaria che si sta pian piano componendo ha potenziali molto importanti e il lavoro dei broker Yonghong Li e Han Li, sta portando i suoi frutti. Fino a questo momento, i nomi usciti fuori sono quelli di TCL Corporation, China Huarong International Holding, China Merchants Bank; Haixia Capital, lo stesso Yonghong Li, Jilin Yongda, Zhuai Zhongfu, China Construction Bank, Ping An Insurance e Boashang Bank. Questi dovrebbero essere i magnifici dieci che, se confermati, comporranno la cordata che già nel prossimo mese potrebbero acquistare il Milan in maniera definitiva.
Campopiano spiega anche come funzionerà il fondo nello specifico: "Una volta che il fondo ha raggiunto il limite massimo di sottoscrizioni, quest’ultime si chiudono e questo differenzia, appunto, i fondi chiusi da quelli aperti, dove invece la sottoscrizione è sempre possibile fin quando il fondo è attivo. Il numero di quote e la loro grandezza viene stabilito all’inizio e il loro rimborso avviene alla scadenza del fondo. Gli importi per i quali ciascun investitore si impegna non vengono versati tutti subito, ma nel corso del tempo a seconda delle esigenze di liquidità del fondo stesso. La struttura del fondo è costituita da una “limited partnership”, ossia una società a capitale variabile formata da diversi investitori (“limited partners”) e gestita dai cosiddetti “General Partners”, ossia i gestori del fondo. Quest’ultimi, veri e propri azionisti del fondo, guadagnano la loro fetta di torta attraverso ingenti commissioni e, solitamente, dopo che gli investitori hanno recuperato il capitale, ricevono una piccola percentuale dei profitti che si spartiranno le grandi aziende (i “limited partners”). Tutta questa situazione va presa e traslata sul Milan dei cinesi".
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