Il presidente Berlusconi non ha mai nascosto la sua passioni per i giocatori di talento che sappiano dare imprevedibilità al gioco della squadra. Il primo fu Borghi, poi Savicevic e Roberto Baggio, sino ad arrivare a Rui Costa, Rivaldo, Kakà e Ronaldinho. Il numero uno rossonero ha sempre voluto in campo la figura del trequartista, il giocatore capace di innescare le punte e trasformare il campo in un palcoscenico magico. Negli ultimi anni, però, questa caratteristica è andata via via scemando, come il tempo che lo stesso Berlusconi ha dedicato alla sua creatura.

