"Non ho alcun rancore. Anzi, Moggi mi prese bloccandomi mentre stavo andando in Turchia ad allenare il Fenerbahce. Alla Juve ho imparato quanto importante sia la sintonia tra allenatore e dirigenti. L'accantonamento finale? Mettiamola così: quando si chiude una porta, a volta si apre un portone. E a me è successo: col Milan. Degli anni juventini ricordo tante cose: a cominciare da Zidane, in assoluto il giocatore più forte che io abbia mai allenato. Il rammarico, se così posso dire, è che raramente, in partita, Zidane riusciva a fare le cose mostruose mostrate in allenamento". VAI ALLA SCHEDA SUCCESSIVA.
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Ancelotti (r)incontra il Milan: le 10 citazioni memorabili di Carletto
/www.pianetamilan.it/assets/uploads/201604/GettyImages-522570964.jpg "Luciano Moggi, ex dg della Juventus (credits: GETTY images)")
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