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Serie A, Udinese-Milan

Udinese-Milan 1-5: il precedente della gara dell’aprile del 1999 | News

Alberto Zaccheroni

Il 18 aprile del 1999 il Milan di Alberto Zaccheroni batteva l'Udinese in trasferta con il risultato di 1-5: il racconto del match

Enrico Ianuario

(fonte acmilan.com)

Udine ci sono state tante vittorie rossonere speciali. Una, quella dell'aprile 1999, ha fatto più la storia di altre perché davvero simbolica. In attesa di un nuovo Udinese-Milan, in campo sabato 11 dicembre alle 20.45 alla Dacia Arena, torniamo indietro e ripercorriamo le tappe del 5-1 di 22 anni fa.

LO SCENARIO

È la 29ª giornata (di 34) della Serie A 1998/99 e il Milan è in grande rimonta. Il sogno Scudetto che sembrava difficile ora appare vicino e alla portata, con la Lazio capolista in calo ma in vantaggio di quattro punti (56 a 52). Dopo lo 0-0 all'Olimpico proprio tra Lazio e Milan rimane solo un mese e mezzo da giocare. Nel weekend appena passato i biancocelesti si sono arresi nel Derby (1-3), invece i rossoneri hanno battuto il Parma a San Siro (2-1). Il Diavolo è di scena al Friuli, stadio dell'Udinese di Guidolin quinta in classifica, in una partita fondamentale. Vincere e sperare, non ci sono alternative.

LA LEGGE DEGLI EX

Zaccheroni e Bierhoff. Tra i principali volti milanisti in copertina ci sono loro: l'allenatore e il bomber, soprattutto gli ex della gara, arrivati nel calciomercato estivo dopo aver trascinato l'Udinese in Champions League. Zac abbandona il tradizionale 3-4-3 e schiera Boban trequartista, una mossa azzeccata. Zvonimir è il mattatore di un primo tempo pressoché perfetto, realizzando una doppietta: un gol su rigore apre le danze al 15', un tocco lento e preciso vale il raddoppio - su pregevole assist di Weah - e incanala già il match al 37'. Il colpo del ko a pochi istanti dal riposo lo mette a segno un micidiale Oliver, alla sua maniera e cioè di testa sugli sviluppi di una punizione. A inizio ripresa la rete di Amoroso accorcia le distanze ma ci pensa ancora il tedesco grazie a una seconda incornata a rimettere il parziale in sicurezza. C'è anche spazio per Weah, protagonista di giornata, il quale si regala la gioia personale del 5-1 finale quando manca ancora mezz'ora al termine.

IL SOGNO SCUDETTO DIVENTA REALTÀ

Al triplice fischio la festa è doppia, per il successo e per il ko della Lazio a a Torino in casa della Juve, arrivato la sera prima. La lotta al titolo si accende in un pomeriggio di primavera, incandescente come non mai: il Milan è sempre dietro, però ora la vetta è lì a -1 e la carica alle stelle. Dopo l'Udinese, verranno piegate in fila Vicenza, Sampdoria, Juve, Empoli - turno nel quale avviene il sorpasso, quando la formazione di Eriksson viene stoppata a Firenze - e... Perugia. A Udine, di fatto, il Diavolo vede lo Scudetto, che si cucirà addosso per la sedicesima volta al termine di uno dei campionati più incredibili ed emozionanti.

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