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Milan, debutto in Europa League: ecco com’è andata l’ultima volta in Coppa UEFA

L'Europa League (credits: GETTY Images)

Giovedì il Milan farà il suo esordio nell'Europa League con questa denominazione: la più recente partecipazione rossonera risale al 2008-2009

Daniele Triolo

Il Milan, per storia e tradizione, è una società abituata a giocare in Coppa dei Campioni (fino al 1992) e, successivamente, con la nuova formula e denominazione, in Champions League, massimo torneo internazionale per club. Negli ultimi anni, però, i rossoneri sono andati incontro ad un forte ridimensionamento che, dal 2014 ad oggi, non ha consentito a Riccardo Montolivo e compagni di mettersi alla prova sulla ribalta europea.

Finalmente, con l'arrivo in panchina di Vincenzo Montella, il Milan, nel 2016-2017, è riuscito ad agguantare, seppur con mille difficoltà, il sesto posto in campionato, valevole per la qualificazione al terzo turno preliminare di Europa League. Per il Diavolo, dunque quello di giovedì 27 luglio, ore 20:00, a Craiova, oltre a segnare l'atteso ritorno sul proscenio internazionale rappresenterà il debutto assoluto nella competizione da quando, edizione 2009-2010, ha mandato in pensione la 'vecchia' Coppa UEFA.

Il Milan aveva partecipato per l'ultima volta alla Coppa UEFA proprio in occasione della sua 'season finale', il 2008-2009. Era il Milan di Carlo Ancelotti, giunto quinto l'annata precedente per soli 2 punti di svantaggio rispetto la Fiorentina, quarta e qualificata ai preliminari di Champions League per via della rovesciata vincente di Pablo Daniel Osvaldo sul campo del Torino: era un Milan che puntò sull'arrivo dello svincolato Mathieu Flamini dall'Arsenal e sugli acquisti di Gianluca Zambrotta ed il colpo Ronaldinho dal Barcellona, nonché sul ritorno, con la formula del prestito, di Andriy Shevchenko dal Chelsea.

Nel primo turno di quell'edizione della Coppa UEFA (18 settembre – 2 ottobre 2008), il Milan si sbarazzò degli svizzeri dello Zurigo, vincendo per 3-1 a San Siro (autorete, poi Alexandre Pato e Marco Borriello) e per 1-0 al 'Letzigrund Stadion (Shevchenko). Ai gironi, poi, i rossoneri si imposero per 3-1 in Olanda contro l'Heerenveen (autorete, poi Gennaro Gattuso e Filippo Inzaghi), 1-0 sullo Sporting Braga in casa (siluro di Ronaldinho all'incrocio dei pali in pieno recupero), e furono sufficienti i 2-2 contro Portsmouth in Inghilterra (doppia rimonta firmata da Ronaldinho e Inzaghi negli ultimi 5' più recupero) e Wolfsburg in casa (Massimo Ambrosini e Pato) per approdare ai sedicesimi di finale del torneo.

Un'altra squadra tedesca, però, fu fatale al prosieguo del cammino rossonero in Europa: il Werder Brema, infatti, dopo l'1-1 del 'Weserstadion' (Inzaghi poi il futuro juventino Diego), il 26 febbraio 2009 rimontò, grazie ad una doppietta del suo storico cannoniere peruviano, Claudio Pizarro, il doppio vantaggio rossonero siglato nella prima frazione di gioco da Andrea Pirlo e Pato. In virtù della regola europea dei gol in trasferta che, a parità di risultato, pesano di più, il Milan si vide costretto a salutare la Coppa UEFA, vinta in finale dallo Shakthar Donetsk proprio sul Werder, ed a non mettervi più piede. Almeno fino a giovedì, con buona pace del suo nuovo nome.

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