Brahim mise a segno il primo gol del Milan in Champions League dal 2014. Infatti, in occasione di Milan-Atlético Madrid, la partita terminò per 1-2 in favore degli spagnoli, ma l’unico gol messo a segno dal ‘Diavolo’ fu proprio quello del numero 10. Una prestazione importante l’ebbe contro il Napoli al ‘Maradona’ con un gol e un passaggio chiave nel 0-4 finale. Gli azzurri vinsero poi lo scudetto, alzando il terzo tricolore.
A Milano ha passato ore e ore davanti allo schermo per passare del tempo con i videogiochi come FIFA e Call of Duty. I compagni raccontano come lui fosse molto forte anche in questo ambito.
Nonostante il passaggio al Milan solo in prestito, si apprestò subito ad apprendere la lingua italiana, rilasciando interviste senza alcun tipo di problema.
Protagonista e vincitore dello scudetto, si è reso attivo con 3 gol e 3 assist. Decisivo nella sfida contro lo Spezia da subentrato con il gol che portò il Milan alla vittoria per 2-1. Dopo aver alzato la coppa, il trequartista commentò sui social: “Una squadra, ungruppo, una famiglia. Campioni d’Italia!”. Nella stagione seguente Kessié scala le gerarchie e supera il numero 10 nel ruolo da trequartista, ma resta comunque fondamentale per Stefano Pioli.
Il ritorno al Real Madrid fu stato un colpo al cuore per lo spagnolo-marocchino, e l’ultimo giorno a Milanello salutò lo staff e i compagni. Il club gli dedicò un video con le sue giocate, la società e i tifosi lo ringraziarono con un messaggio d’affetto.
Ora continua ad essere un punto di riferimento per i ‘Blancos’, con la voglia di vincere e raggiungere più obiettivi possibili. Tra poche settimane comincerà la nuova stagione e Brahim non ha alcuna intenzione di iniziare con il piede sbagliato.
Vito Pio Romagno
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