Alcuni aneddoti di Albertini
In carriera ha militato per ben 13 stagioni con la maglia del Milan, ma ha anche fatto esperienza altrove (Padova, Atlético Madrid, Lazio e Atalanta, chiudendo la parentesi calcistica con la maglia del Barcellona nel 2005).
Con la maglia a tinte rossonere ha realizzato in totale 295 presenze e 21 reti. Ha segnato per ben 2 volte alla Juventus, in particolare nelle stagioni 1993/1994 (colpo di testa) e 1998/1999 (calcio di rigore). Decisivo l’8 novembre 1998 nel derby della Madonnina contro l’Inter, valida per l’ottava giornata di campionato. Il suo gol ferma i nerazzurri sul punteggio di 2-2 in una partita storica in cui i top player di quella serata erano di un certo calibro. Per citarne alcuni titolari di quella partita: Weah, Maldini, Costacurta, Boban e Biehroff per il Milan e Pagliuca, Simeone, Ronaldo il fenomeno e Zamorano per l’Inter.
Alla fine la vincitrice di quell’anno in Serie A fu proprio il Milan, arrivato ad un punto sulla Lazio di Marchegiani, Rambaudi, Lombardo, Mancini e Mihajlović.
Da piccolo il brianzolo ha iniziato a giocare a calcio all’oratorio con suo fratello maggiore Alessio Albertini e all’età di 5/6 anni calcava il terreno di gioco già con persone di maggiore età.
Il pallone è sempre stato un oggetto sacro sin da bambino: infatti non ne faceva a meno neanche per andare a dormire. Era come se fosse un suo compagno, molto legato alla passione per il calcio.
La vita dopo il calcio per il numero 4 rossonero
—Demetrio Albertini, arrivato all’età di 53 anni, è attualmente un dirigente sportivo e amministratore unico della Demetrio Albertini Srl, un’agenzia di eventi con sede a Milano.
Ha ideato il progetto City Padel Milano grazie anche all’aiuto di Pierluigi Casiraghi e Lorenzo Alfieri nel 2018 (oramai ben 7 anni fa).
Dal 2020 ha pubblicato il libro ‘Ti racconto i campioni del Milan’, in cui descrive tutti i suoi compagni e amici rossoneri con cui ha condiviso diverse esperienze.
Vito Pio Romagno
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