Costanza e determinazione premiano sempre. Vincenzo Perrucci, attaccante del Milan Primavera, ne è la dimostrazione: arma in più per Guidi
Vincenzo Perrucci, attaccante classe 2005 del Milan Primavera, si è (ri)preso il Diavolo a suon di prestazioni e gol pesanti. Assente nell’ultima stagione a causa di un grave infortunio al ginocchio, il numero 7 rossonero non si è perso d’animo, ha lavorato duro ed è tornato a pieno regime tra le rotazioni di Guidi. Un avvio di campionato scoppiettante, impreziosito da 2 gol e 3 assist, una fase in stand-by dovuta a qualche problemino al ginocchio martoriato ed ora di nuovo con la quinta marcia inserita. Il bottino di 2 gol e un assist nell’ultima, fondamentale, settimana sono la dimostrazione che la costanza e la perseveranza premiano sempre.
Leggero ed imprevedibile
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Destro naturale, ama partire da sinistra per accentrarsi sul piede forte e calciare, oppure continuare la corsa sul mancino, confondere gli avversari e toccare la linea di fondo per assistere i compagni in area. Altruista, coinvolgente. Con una inconsapevole leggerezza che gli permette di essere imprevedibile nei primi metri. Destra o sinistra nel tridente non fa differenza, anche se non sono mancate gare in cui Guidi, per volontà o necessità, lo abbia schierato come terminale offensivo, in una posizione da ‘Falso Nueve’. Duttile, sa svariare su tutto il fronte d’attacco. Ed è uomo squadra, caratteristica non da poco. Ai nostri microfoni dopo il Derby aveva detto: “Siamo un bel gruppo, siamo uniti. In campo moriamo uno per l’altro”. Una dichiarazione passionale, figlia dei rapporti che si sono instaurati all’interno di questo giovane gruppo di amici.