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PM – Calciomercato Milan: scambio Kessié-Vecino, ecco perché non conviene

Matias Vecino, centrocampista dell'Inter (credits: GETTY Images)

Franck Kessié all'Inter e Matias Vecino al Milan? Le società ne hanno parlato. Vi spieghiamo, però, i motivi per cui non dovrebbe e potrebbe andare in porto

Daniele Triolo

CALCIOMERCATO MILAN - Si parla molto, in questi giorni, sui quotidiani sportivi in edicola, di un possibile scambio di centrocampisti tra Milan e Inter. L'ivoriano Franck Kessié, classe 1996, finirebbe in nerazzurro, alla corte di Antonio Conte mentre percorso inverso farebbe l'uruguaiano Matias Vecino, classe 1991, che, in rossonero, offrirebbe un'arma tattica in più a Stefano Pioli.

I discorsi per lo scambio Kessié-Vecino sono iniziati nel momento in cui i rossoneri sono stati costretti a mollare la pista dello scambio tra l'ex atalantino e Matteo Politano, il quale, successivamente, è stato inserito in un discorso di mercato con la Roma che ha coinvolto anche l'esterno difensivo Leonardo Spinazzola. Ma converrebbe, a Milan e Inter, scambiarsi i due giocatori in questa sessione invernale di calciomercato?

Proviamo a capirlo analizzando i numeri forniti da 'Calcio e Finanza'. Kessié è, attualmente, sotto contratto con il Milan fino al 30 giugno 2022. Accordo identico, fino al 30 giugno 2022, vanta Vecino con l'Inter. Pertanto, non ci sarebbe alcun problema, magari, per uno scambio di prestiti con diritto di riscatto, di prestiti con obbligo di riscatto o, eventualmente, per uno scambio a titolo definitivo, con i calciatori che, successivamente, andrebbero a discutere un contratto 'ex novo' con la loro nuova società.

Il valore di mercato, però, è diverso. Kessié, al Milan dall'estate 2017, al 1° gennaio 2020 vale, nel bilancio rossonero, 16 milioni di euro. Pertanto, qualora arrivasse una cessione a titolo definitivo all'Inter, nell'ambito di uno scambio, anche alla pari, con Vecino, per una cifra superiore a quella (25, 28 o 30 milioni di euro, per esempio), il club di Via Aldo Rossi ne ricaverebbe una plusvalenza importante.

L'affare, però, a quel punto lo farebbe l'Inter, perché Vecino, giunto in nerazzurro nello stesso periodo, estate 2017, al 1° gennaio 2020 vale, nel bilancio interista, 12,7 milioni di euro. Pertanto, qualora arrivasse una cessione a titolo definitivo al Milan, nell'ambito di uno scambio, anche alla pari, con Kessié, per una cifra superiore a quella, il club di Corso Vittorio Emanuele ne uscirebbe con una plusvalenza molto importante.

Anche in termini di stipendio, le valutazioni non coincidono. Kessié, sempre secondo 'C & F', percepisce un ingaggio netto di 2,2 milioni di euro l'anno dal Milan, per un totale lordo di 3,85 milioni di euro a stagione. Più alto, seppur di poco, l'ingaggio di Vecino che, in nerazzurro, percepisce 2,5 milioni di euro netti l'anno, che, al lordo, sono 4,4 circa. Ed al Milan, che in questa sessione di gennaio sta cercando di tagliare il monte-stipendi, forse non conviene, alla fine, imbastire l'operazione Kessié-Vecino, né dal punto di vista tecnico né economico, perché finirebbe per favorire soltanto i nerazzurri.

A meno che, naturalmente, l'Inter non riconosca ai cugini un conguaglio di circa 5 milioni di euro. Parte di un tesoretto, però, che Giuseppe Marotta vorrebbe destinare all'acquisto di Christian Eriksen dal Tottenham.

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