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Giroud: “Essere al Milan è un sogno. Ziyech? Sarei felice di giocare con lui” | PM News

Il LIVE della conferenza stampa di presentazione di Olivier Giroud (attaccamte AC Milan) a Milanello | Calciomercato Milan News (Getty Images)

Olivier Giroud, nuovo attaccante del Milan, si presenta in conferenza a Milanello a stampa e tifosi rossoneri. Tutte le sue dichiarazioni live

Salvatore Cantone

02/08/2021 - 14:00

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Sulle critiche della stampa francese e sul gol contro il Nizza: "Il fatto che compirò 35 anni non vuol dire nulla. Il commento del Giroud nonno lo avevo fatto io ma posso dire che il nonno è ancora qui. E' tutta una questione di testa e questo ti fa capire dove poter arrivare con il tuo corpo. Ibrahimovic ne è l'esempio. Non c'è una rivincita ma voglio continuare a dare ancora molto per il Milan e posso dare ancora tanto nel calcio europeo".

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Se si sente un attaccante sottovalutato: "Si sentono dire molte cose durante la carriera dei giocatori. Non si deve ascoltare tutto ciò che si dice. Non voglio paragonarmi a Messi e Ronaldo, ma anche su di loro si dicono a volte cose non positive. razie alla mia forza mentale sono andato oltre le difficoltà incontrate in carriera e ho cercato di trasformare queste energie negative in positive. E' vero a volte mi dicono che sono sottovalutato ma non ascolto quello che dicono le persone, non guardo i social media per capire se ho giocato bene o male, ma ascolto solo la mia famiglia e i miei amici e cerco di dare il massimo come ho sempre fatto in carriera. Voglio rendere orgogliosi i tifosi del Milan e la mia famiglia".

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Su Sarri: "Non ho avuto l'occasione di parlare con Sarri. Abbiamo condiviso una grande stagione. E' stata una grande soddisfazione vincere l'Europa League: in quella stagione ho davvero giocato tanto, concludendo anche come capocannoniere della competizione. Ho sentito i suoi commenti e lo ringrazio. E' un ottimo manager, ma ora quello che conta per me è trovarmi con Pioli: è un grande manager e spero di fare grandi cose con lui".

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Sull'essere l'alternativa a Ibra: "Non mi considero come un'alternativa. E' il mister a decidere come utilizzarmi e quando sono arrivato nel club ho sempre avuto l'aspirazione di giocare più partite possibili. Maldini, Massara e Gazidis conoscono le mie qualità e mi hanno dato fiducia. Non penso molto se giocherò o se non giocherò ma a dare il meglio per la squadra".

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Sulla scelta della maglia numero 9 e della possibilità di giocare con Ziyech: "Non sono scaramantico e quindi non credo che un numero di maglia possa condizionare le mie prestazione. Non penso a una maledizione, anche se sono consapevole che è una maglia indossata da grandi campioni come Inzaghi, Van Basten e Papin. Spero di rendere i tifosi orgogliosi. Ziyech è un grande giocatore, ha grandi capacità tecniche, esperienza. Più giocatori di livello ci sono nel Milan e meglio è, quindi sarei più che felice di giocare con lui".

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Sullo scudetto: "Probabilmente alzare la pressione non è il termine corretto. Credo molto nel progetto del Milan e darò il massimo, così come chiederò il massimo ai miei compagni, così come fa Ibrahimovic. Lui è esigente con se stesso, ma anche con gli altri. Bisogna uscire dalla propria zona di comfort: è così che si ottengono i risultati".

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Sulla Champions League: "Penso che il Milan sia uno dei club più grandi in Europa al di là del fatto che non abbia giocato in Champions nelle passate stagioni. Il club sta facendo molto per tornare al top, credo in questo progetto e sono qui per questo. Credo nella squadra, che ha giocatori giovani e alcuni esperti e penso che possiamo fare bene in Champions League. Sarà bello giocare questa competizione e sarà ancora più bello farlo con il Milan"

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Sulla nuova sfida e sulle voci di mercato sull'Inter: "E' stato sempre un mio sogno giocare in Premier League e ci sono riuscito. Penso però che il mio tempo fosse al termine e volevo scoprire un nuovo campionato. Il Milan è stata l'opportunità migliore che potesse capitarmi e sono venuto qui con grande determinazione. Al Chelsea si era conclusa la mia avventura, visto che il mister pensava ad altri centravanti. Ho ricevuto un caloroso benvenuto da Maldini. Io sono cristiano e quindi credo che Dio abbia fatto sì che firmassi per il Milan".

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Sugli obiettivi personali: "Certo, anch'io voglio lasciare il segno in questa squadra. Ho vinto tanti trofei con i club e l'obiettivo è proprio questo. Ho un obiettivo personale, ma non lo voglio dire e tenermelo per me. Ovviamente cercherò di fare il massimo a livello personale".

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Sempre sulla convivenza tecnico-tattica con Ibra: "Come ho detto prima non sono l'allenatore e non posso parlare molto di dettagli tattici. Giocare con grandi giocatori però non è difficile ed è facile trovarsi in campo. Posso adattare il mio gioco e le mie qualità alle sue. Non è impossibile giocare con lui contemporaneamente. Credo che recentemente Ibrahimovic sia più un numero 10, un playmaker ma la questione è che il Milan dispone di grandi professionisti capaci di mettersi in gioco per la squadra. Sono molto felice dell'accoglienza della squadra. Stiamo lavorando duro per il club e non vedo l'ora che Ibrahimovic sia con noi"

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Sulla coppia con Ibrahimovic: "Sicuramente per me è un grande onore di giocare con Ibrahimovic, che ha grande personalità. Io con Ibra? Bisogna a chiedere al mister, che decide la formazione. Possiamo comunque essere complementari indipendentemente dalla tattica e dal modulo. Ho parlato con lui e gli ho chiesto come si sentisse dopo l'infortunio: sono qui con grande umiltà e sono qui per lavorare duramente. E' bello anche per Pioli poter scegliere tra due centravanti con qualità differenti".

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Sulla concentrazione espressa da Maignan in conferenza: "La concentrazione mentale è fondamentale in tutti gli sport, in particolare nel calcio. Vorrei dare il mio contributo e aiutare i giovani che ci sono al Milan e aiutarli, così come ho fatto con Arsenal e Chelsea. Se non si soffre non ci può mettere in gioco. Cerco di essere una persona di sani principi, che dà il proprio contributo".

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Su alcuni giocatori della storia rossonera: "Sì quando ero un ragazzino, guardavo l'Arsenal per i francesi e il Milan. Per me è stata una grande opportunità giocare per questi due team. Quando ero giovane guardavo Papin e Shevchenko, di cui sono diventato amico e con cui ho parlato del mio futuro. Ho chiaramente guardato anche Van Basten che è stata una leggenda di questo club. Per me è un onore giocare in questo club in cui hanno giocato tantissime leggende. Quando mi ha chiamato Maldini su Facetime è stato incredibile. E' un sogno che diventa realtà"

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Inizia la conferenza stampa!

Olivier Giroud, attaccante che il Milan ha acquistato dal Chelsea, si presenta in conferenza stampa. Alle ore 14 il francese, fresco Campione d'Europa con i blues, risponderà, a Milanello, alle domande dei giornalisti. Il centravanti ha già segnato il suo primo gol in maglia rossonera nell'amichevole contro il Nizza. Restate su 'PianetaMilan.it' per non perdervi il live della conferenza stampa di Giroud, con tutte le dichiarazioni in tempo reale. Le Top News di oggi sul mercato del Milan: Vlasic lascia il CSKA, contatti vivi per Ilicic

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