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Domani, domenica 14 settembre, alle ore 20:45, il Milan di Massimiliano Allegri affronterà il Bologna di Vincenzo Italiano a 'San Siro' per la 3^ giornata della Serie A 2025-2026. Una partita di fondamentale importanza per il Diavolo, reduce da una sconfitta (1-2) in casa contro la Cremonese e da una vittoria (2-0) in trasferta contro il Lecce nelle prime due sfide. Non sarà facile, però, venire a capo dell'ostico rivale, che già ha battuto i rossoneri nell'ultima finale della Coppa Italia allo stadio 'Olimpico' di Roma.
Ma domani, si spera, sarà un'altra storia. Con il Milan che si augura di poter ripartire di slancio, con una bella vittoria, dopo la sosta per via degli impegni delle Nazionali. Allegri, tecnico milanista, presenta i temi principali di Milan-Bologna di campionato in conferenza nella sala stampa del centro sportivo rossonero dalle ore 12:00. Restate con noi per il LIVE testuale dell'evento, per non perdervi neanche una dichiarazione di mister Allegri con la nostra diretta testuale.
Termina qui la conferenza stampa.
Sulla pressione nei suoi confronti: "Pressione è normale averla, sono l'allenatore del Milan e dobbiamo vincere. Il resto sono chiacchiere. La cosa più importante è che lavoriamo per il Milan, non per noi stessi. Tutti, io e i giocatori. I giocatori sono artefici delle vittorie e io delle sconfitte. Bisogna lavorare tutti nella stessa direzione con equilibrio e serenità per il Milan, su questo siamo d'accordo tutti".
Sul Milan che ha concesso meno xG della Serie A e che ha creato e tirato di più o come seconda: "Manca ancora tanto da lavorare. Non abbiamo subito gol a Lecce, ma c'erano situazioni evitabili. Poi bisogna alzare la percentuale di gol realizzati per le occasioni create, più la alzi e più è facile difendere. Fare gol non è semplice, è difficile. In fase difensiva stiamo migliorando, c'è attenzione, ma abbiamo rischiato più a Lecce che alla prima. Dobbiamo cercare di non prendere gol domani. Più partite non prendi gol, meglio è. L'equilibrio è la base".
Su Ricci mezzala: "Ha una gamba da giocatore importante, è intelligente e bravo. Sta facendo un percorso di crescita. La squadra deve farlo, tutta. Ci sono giocatori con più o meno esperienza. Quelli più giovani devono trovare certezze".
Sul modulo: "Non lo so. Vediamo domani di sceglierne 11 buoni, è questione di caratteristiche. Semplifico un po' tutto. Quando dico semplifico qualcuno... Però bisogna far gol e non prenderlo".
Se presto vedremo Athekame e Odogu: "Odogu è appena arrivato, è sveglio e ricettivo. Sono contento. Anche Athekame è affidabile. Sono convinto che se giocassero farebbero bene".
Se Gimenez e Rafa Leao hanno le caratteristiche per segnare 20 gol: "Non so se arriveranno a fare quei gol. Però devono avere la convinzione di farli. Tutti devono farli".
Se è soddisfatto della crescita del reparto difensivo e se domani gioca De Winter: "De Winter è forte e sono contento del suo arrivo. Quando difendiamo il problema non è solo dei difensori, ma è tutta la squadra che deve comportarsi in un certo modo. I difensori singolarmente secondo me stanno lavorando e crescendo. Poi lavorano tutti meglio. Ci sono giocatori con più o meno partite nelle gambe e che devono giocare in un certo modo. Tutti vogliamo migliorare e dobbiamo metterci in discussione. Ciò che è fatto rimane, vediamo cosa faremo e pensiamo a quello".
Sulle ambizioni del Milan: "Rabiot è stato un grande acquisto, brava la società a cogliere l'occasione. Un giocatore come Nkunku, come Estupinan e tutti quelli arrivati. Hanno alzato tutti il livello. Bisogna lavorare e vedere poi a marzo dove arriviamo. Passo dopo passo. Si decide nell'ultima partita del campionato, non in una partita. Dobbiamo creare le basi per essere nelle partite decisive. Ci vuole equilibrio, serenità e spalle larghe. Ci saranno momenti di difficoltà, ma la squadra non è migliore o peggiore se vince o perde. Bisogna lavorare per migliorare. Bisogna creare una squadra, abbiamo cambiato dieci giocatori".
Su Pulisic come il sesto uomo della pallacanestro: "Indipendentemente da Pulisic, a calcio una volta si giocava in 13, ora in 15. Le cinque sostituzioni sono determinanti. I cambi sono più determinanti dei titolari. Nell'ultima mezz'ora le partite cambiano e i cambi possono determinare in positivo o negativo. Da quelli che sembra giochino meno, arrivano i punti più importanti. Vale anche per il portiere che magari gioca cinque partite".
L'impressione su Nkunku e dove lo vede, se in coppia con Rafa Leao: "Quelli bravi si capiscono subito, da come si muove e come tocca la palla. Sa fare tutto bene, deve solo trovare la condizione ottimale. Bisogna averli in squadra perché ti fanno vincere. Non so se giocherà con Rafa Leao o in coppia con altri due o tre".
Su Milan-Como a Perth: "Non mi hanno chiesto, ma sono decisioni che gli organismi di competenza prendono. Si va purtroppo verso una globalizzazione totale. Piaccia o no, ci sono cambiamenti in ogni sport. L'NBA ha giocato in Europa, bisogna gestire e accettare facendo in modo che vada bene lo stesso. Se ci dicono di giocare a Perth giocheremo lì, altrimenti in Italia, basta che mi dicano dove portare la squadra".
Se il Milan con Nkunku e Gimenez può arrivare nelle prime quattro: "Ci sono troppe variabili. Non sappiamo cosa succede e non sappiamo se con Vlahovic avremmo vinto. Troppi imprevisti. Bisogna gestirli. Possiamo solo lavorare con passione e amore per cercare di creare presupposti e vincere. Il resto sono chiacchiere da sentire simpatiche, io faccio altro. Di sicuro non c'è niente, solo che bisogna lavorare. Il resto sono chiacchiere".
Se questa squadra può giocare con tre attaccanti e Ruben e Rabiot: "Dipende dai momenti, dai giocatori e dalla condizione. Dalla disponibilità. Si può difendere in un modo o in un altro. Bisogna capire i momenti della partita".
Se domani può essere la partita che può chiudere il cerchio con la scorsa stagione se vinta, vista la finale persa: "Inutile parlare di cosa è successo. Le cose fatte non si possono cambiare. Guardiamo avanti e alla partita di domani. Sono una squadra ben preparata e con giocatori forti. Le partite snodo sono due o tre, ora è troppo presto".
Quanto il Milan di oggi somiglia a quello che ha in testa: "La cosa che mi piace molto e di cui sono contento e di cui devono essere contenti anche i ragazzi è il modo in cui lavoriamo. C'è grande voglia. Le stagioni si decidono da marzo a maggio e noi a marzo dobbiamo essere stati bravi a lavorare bene per giocarci le nostre possibilità. Senza esaltarci troppo o deprimerci. Però la squadra a Lecce ha giocato con equilibrio e pazienza. Stiamo migliorando e sono ragazzi che hanno voglia di lavorare e hanno senso di responsabilità".
Sulle parole di Rabiot che ha detto che si sono sentiti e se può giocare: "A voi piace giocare, via messaggio ci siamo sentiti. Poi non ci eravamo più sentiti prima del trasferimento. Sta bene, come tutti. Nkunku è quello più indietro fisicamente perché si allenava a parte. Ha fatto due settimane con noi e solo tre giorni al completo. Ha 25/30 minuti nelle gambe. È a disposizione ed è importante. Vediamo se Rabiot gioca titolare, devo valutare i rientri. Soprattutto quelli di lungo raggio. Avendo poi Nkunku a mezzo servizio e Rafa Leao fuori, c'è Balentien che è entrato bene e Gimenez che ha fatto bene in Nazionale e sono contento. È bravo e ha gol nelle gambe. Non scordiamoci che è arrivato a gennaio e i primi mesi, soprattutto a metà stagione nel Milan, serve adattamento. Sono convinto possa fare un'ottima stagione".
Il punto infortunati e se è una rosa corta o sufficiente: "La rosa è di numero giusto per affrontare la stagione. Abbiamo 19 giocatori di movimento, più giovani bravi. Rafa Leao ha un problema al soleo, che è un muscolo che sia un'elongazione o stiramento, cambia poco. È un muscolo pericoloso. Non ci sarà domani, secondo me neanche a Udine, penso ci sarà col Napoli, quelli sono i tempi per recuperare. Un muscolo pericoloso. Estupinan sta bene, mi ha detto che ha anche dormito e recuperato. Pulisic sta bene, nessun problema alla mano. Gli altri tutti bene. Al momento solo Rafa Leao quindi e Jashari, che purtroppo ha avuto questo brutto infortunio e lo aspettiamo coi tempi giusti per recuperare".
Se questo Milan è già pronto o serve tempo: "Non so se pronto o no. So solo che domani è una partita da vincere. Bisogna rompere questa cosa della sconfitta in casa. Bisogna cominciare a vincere in casa, non sarà semplice. Sono arrivati tre nuovi, sono contento della rosa. La società ha fatto un buon lavoro. Sono un misto di giocatori con partite nelle gambe e giovani. Stiamo bene e abbiamo tutti in testa che sarà un percorso difficile per tornare a giocare in Champions League l'anno prossimo".
Se questa è una di quelle partite che vanno vinte per tanti motivi: "Oggi inizia la stagione praticamente, il mercato si è chiuso il primo settembre. Affrontiamo una squadra che ha lavorato bene negli ultimi anni, non è più una rivelazione, ma è abituata a stare in alto. Hanno fatto un grande lavoro con Sartori, sarà difficile. Hanno qualità e velocità. Per noi è la seconda in casa, la prima abbiamo perso con la Cremonese senza fare male, ma prendendo due gol evitabili. Bisogna fare meglio".
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